Circa un anno fa è stato approvato il nuovo regolamento per la gestione integrata dei rifiuti e per altri servizi di igiene ambientale che, fra le altre cose, istituiva la figura dell’ispettore ambientale e disciplinava la videosorveglianza con fototrappole nel territorio comunale di San Giovanni Valdarno. Una lotta al degrado e alla mancata attenzione verso l’ambiente che parte da un’intensa campagna di informazione sulle corrette modalità di conferimento e di raccolta fino ad arrivare all’individuazione dell’illecito e alle eventuali sanzioni.
Con la chiusura dei cassonetti ad accesso controllato – iniziata il 27 aprile nei quartieri di Porcellino Ponte alle Forche e Oltrarno e che proseguirà il 25 maggio con il centro e la zona delle Fornaci e il 22 giugno con i quartieri Bani e Grucci – le postazioni per il conferimento possono o potranno essere utilizzate unicamente attraverso le tessere 6card. Per questo sono stati intensificati i controlli da parte della Polizia municipale e degli ispettori ambientali per spiegare il corretto funzionamento e intervenire con eventuali sanzioni.
“Nell’ambito della riorganizzazione del sistema della raccolta dei rifiuti nel territorio comunale – spiegano il sindaco Valentina Vadi e l’assessore all’ambiente Laura Ermini – abbiamo messo in atto, nel corso dei mesi, una serie di azioni e di interventi che hanno lo scopo, da una parte di aumentare la percentuale di raccolta differenziata, dall’altra di preservare il decoro e pulizia dell’ambiente urbano. E’ stato reso omogeneo il sistema di raccolta con l’estensione dei cassonetti ad accesso controllato in tutti i quartieri e, zona dopo zona, stiamo procedendo alla loro chiusura per poterli poi usare tramite la tessera 6card. E’ stata potenziata ed informatizzata l’isola ecologica del Ponte alle Forche, è stata promossa una campagna di comunicazione ed informazione sul corretto ed adeguato conferimento con il supporto della associazione Progetto Cittadini Attivi, è stata collocata anche nel quartiere Oltrarno la Stazione ecologica per lo smaltimento di alcune tipologie di rifiuti, è stato attivato il servizio di ritiro di rifiuti in cemento amianto prodotti da privati cittadini. In questo complesso di azioni, l’introduzione degli ispettori ambientali e l’istallazione delle fototrappole ha costituito senza dubbio un passaggio importante con lo scopo di disincentivare nella cittadinanza comportamenti non adeguati di abbandono dei rifiuti e di monitoraggio delle postazioni più critiche. Le sanzioni emesse dalla Polizia Municipale sono frutto di questo lavoro che auspichiamo possa contribuire a diffondere sempre più condotte di rispetto dell’ambiente urbano, insieme ad azioni che parimenti valorizzino i cittadini responsabili e virtuosi”.
Oltre all’uso delle fototrappole, da un anno sono presenti sul territorio gli ispettori ambientali, persone preparate e competenti che hanno la qualifica di incaricato di pubblico servizio e si occupano, principalmente, di far rispettare il regolamento comunale per la gestione dei rifiuti, oltre alle norme nazionali in materia ambientale. I cittadini possono rivolgersi a loro per ottenere informazioni utili o chiedere supporto. Come agenti accertatori inoltre, hanno facoltà di assumere informazioni, procedere ad ispezioni di cose e di luoghi diversi dalla dimora privata, effettuare rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e compiere ogni altra operazione tecnica tesa ad individuare le differenti responsabilità. I verbali redatti vengono poi inviati alla Polizia municipale che si occupa, materialmente, di irrogare le successive sanzioni.