Cani a catena, la lettera aperta dei membri della Commissione Tutela Animali della Regione Toscana

Il testo della lettera aperta inviata da membri della Commissione Tutela Animali della Regione Toscana al Presidente, alla Giunta, al Consiglio e alla stessa Commissione Tutela Animali della Regione Toscana.

 

Precisazioni su cani a catena Regione Toscana

 

Spett. Presidente Regione Toscana Eugenio Giani 

Spett. Giunta Regionale Toscana 

Spett. Consiglio Regionale Toscana 

Spett. Commissione Tutela Animali Regione Toscana 

 

In qualità di Membri della Commissione Tutela Animali della Regione Toscana, nonché di Membri del  C.A.A.R.T – Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana, vogliamo dichiarare quanto segue: 

Lo scorso 19 Luglio 2023 è stata pubblicata l’Ordinanza n.3 del Presidente della Giunta Regionale, Eugenio Giani, riguardante il divieto di detenere in custodia i cani a catena o altro strumento di contenzioso  permanente, fino alla data del 30 settembre corrente anno, per tutelare la salute e incolumità degli animali  d’affezione derivanti dall’elevato pericolo di incendi. Analoga ordinanza era già stata emessa nello stesso  periodo del 2022. 

Tale ordinanza è stata emanata in deroga a quanto disposto dall’allegato A del Regolamento 4 agosto 2011,  n. 38/R (Regolamento di attuazione della legge regionale 20 ottobre 2009, n. 59 “Norme per la tutela degli  animali. Abrogazione della legge regionale 8 aprile 1995, n. 43 (Norme per la gestione dell’anagrafe del cane,  la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo), che cita quanto segue: 

“La detenzione dei cani alla catena è consentita in via eccezionale, alternativamente o per le ore diurne o per  quelle notturne per un tempo massimo di 6 ore giornaliere a condizione che la catena, di peso non superiore  al 10% del peso del cane, sia di almeno sei metri e scorra su un cavo aereo di almeno tre metri fissato ad  altezza non superiore ai due metri. La catena deve essere munita di due moschettoni rotanti alle estremità.” 

Alla luce di quanto sopra detto ci sentiamo, in obbligo di fare alcune precisazioni: fin dal nostro insediamento nella Commissione Tutela Animali Regione Toscana, oramai più di un anno fa, abbiamo portato all’ordine del giorno la richiesta di modifica della Legge Toscana n° 59 del 2009, con la  variazione al regolamento di attuazione, chiedendo specificatamente che venga vietata la detenzione dei  cani a catena, cosa che, come si evince dal regolamento, non è chiaramente prevista in quanto si prevede  “l‘eccezionalità “ che dà adito ai proprietari dei cani di detenerli a catena, continuativamente, con le scuse  più diverse di “eccezionalità”, essendo pressoché impossibile verificare quanto realmente questi poveri cani  vengano detenuti a catena. 

Nonostante questo nostro costante impegno e nonostante che anche gli altri membri della Commissione, i  quali ritengono a nostro pari che la detenzione a catena sia una pratica del tutto obsoleta e che arreca danno  al benessere psico-fisico dell’animale, ad oggi, non si è ancora riusciti a mettere la parola fine a questa  crudeltà, che molto spesso porta al decesso dell’animale in maniera straziante. 

Si fa notare, inoltre, che nell’Aprile del corrente anno è stata pure presentata una Mozione dal Consigliere  Regionale, Marco Stella, con la stessa nostra richiesta di modifica del regolamento e della legge stessa,  mozione che è stata votata all’unanimità da tutti i membri del Consiglio Regionale e recepita dalla Giunta  Regionale all’inizio di Maggio di quest’anno. Ad oggi però tale Mozione, non è stata messa in discussione dai  Membri della Giunta Regionale nonostante siano decorsi i sessanta giorni per procedere ad inviare una nota  di attuazione. 

In considerazione di quanto precisato sopra, ci chiediamo: – quanto ancora dobbiamo aspettare per vedere  finalmente prese in considerazione le nostre ripetute richieste? Quanti animali debbono ancora morire: 

impiccati, di stenti, sotto il sole o la pioggia, esposti al caldo o al freddo, senza potersi muovere, prima che la  civile Regione Toscana metta al bando del tutto questa pratica aberrante come già hanno fatto molte altre  Regioni italiane? 

Non ci basta più, una semplice Ordinanza riproposta ogni anno, per poi tornare allo stato precedente dopo  la sua scadenza, non ci bastano più le chiacchiere e le inutili promesse fatte nel corso di ogni riunione della  Commissione quando riportiamo all’ordine del giorno l’argomento. 

Adesso chiediamo fatti e la volontà determinata da parte delle istituzioni di arrivare a mettere la parola  fine alla detenzione dei cani a catena che sono “esseri senzienti” sempre e non solo due mesi l’anno,  rendendo così la nostra Regione degna di quanto cita l’art. 1 della Legge Toscana 59 del 2009: “La Regione Toscana, in coerenza con le finalità dell’articolo 4 del proprio Statuto, promuove e disciplina la  tutela degli animali, condanna gli atti di crudeltà verso di essi ed il loro abbandono, favorisce interventi volti  a contrastare il randagismo ed opera affinché sia promosso, nel sistema educativo dell’intera popolazione, il  rispetto degli animali ed il valore della corretta convivenza tra animali e uomo.” 

Firenze, 25 luglio 2023 In fede 

 Membri Commissione Tutela Animali Regione Toscana   

 Stefano Corbizi Fattori 

 Cristina Bruschi 

 Maria Grazia Cascone 

 Lia Sarchi 

 Lara Banchini Criscuolo