Arezzo. Si chiamerà “Bosco Fratino”, per celebrare uno dei parchi naturali più belli del mondo, la Riserva Integrale di Sasso Fratino del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, e nel primo step della sua realizzazione vedrà la piantumazione entro questa primavera di 500 alberi a medio ed alto fusto su una superficie di circa 5.000 metri quadrati, in un’area compresa tra il polo tecnologico e il Sentiero della Bonifica.
“Lo svago e la ricreazione sono lo scopo secondario – ha detto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Lo scopo principale è, attraverso la piantumazione di una grande varietà di specie arboree, di catturare l’anidride carbonica. Si produce dunque ossigeno e si sottrae anidride carbonica e l’impronta netta di questo nuovo bosco è assolutamente negativa rispetto al sistema emissivo, a dimostrazione ancora una volta che Aisa Impianti si preoccupa in modo determinate delle questioni di tipo ambientale”.
“Questo primo step di 8 fornirà l’ossigeno necessario a soddisfare il fabbisogno annuo di 20 persone- ha detto il presidente di Aisa Impianti s.p.a Giacomo Cherici. Ma è solo l’inizio e si va anche nella direzione della mitigazione del microclima ambientale, della diminuzione della temperatura e anche della volontà di fare didattica per le scuole, che troveranno un vero percorso con pannelli informativi sulle specie arboree e le Foreste Casentinesi”.
Un vero “laboratorio vegetale” dunque dove attraverso le piante e illustrazioni in collaborazione con Coldiretti, scuole e cittadini potranno fare conoscenza con la natura, il compost di qualità, l’humus, le specie arboree del territorio ed altre piante mellifere, utili cioè alle api per produrre miele.
“A fine primavera avremo l’inaugurazione del Bosco Fratino, almeno di questa prima parte, a cui seguiranno a breve anche le altre”- ha detto Marzio Lasagni, direttore generale di Aisa Impianti s.p.a.