Zaffini (Commissione Sanità): “Un obbligo ha senso solo con un vaccino immunizzante”

di Stefano Pezzola

Il Quotidiano Sanità pubblica oggi a firma di Giovanni Rodriquez una intervista al neo presidente della Commissione Sanità del Senato, Francesco Zaffini.
https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=108821
A proposito della polemica scoppiata sul ritorno anticipato del personale sanitario non vaccinato contro il Covid sui luoghi di lavoro, ha dichiarato che “d’è un dritto ed un rovescio della medaglia che si compensano. La decisione del ministro è da condividere perché si prende atto di un’emergenza legata alla mancanza di personale. Il rispetto delle regole che per noi di centrodestra è prioritario anche se in questo caso viene meno. C’è però da dire che il Covid è profondamente cambiato e la linea di pensiero prevede oggi mai più obblighi vaccinali e mai più green pass. Far rientrare i medici in anticipo rispetto al termine fissato per legge può sembrare in conflitto con l’idea di rispetto delle regole ma tiene conto della necessità di dover gestire l’emergenza dovuta alla carenza di personale sanitario”.

A proposito dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari ha dichiarato che “partiamo da una premessa, questo tema non è assolutamente all’ordine del giorno. Su questo posso quindi solo darle la mia visione personale. A mio parere un medico per definizione non può essere un no vax. Può essere scettico su alcune campagne vaccinali, come ad esempio sugli open-day con AstraZeneca, un vaccino con il quale si sono riscontrate diverse problematicità e eventi avversi, ma non può essere un no vax. L’obbligo credo sia però un passo non necessario ad oggi. Nel momento in cui avessimo a disposizione un vaccino realmente immunizzante nei confronti della trasmissibilità del virus allora si potrebbe prendere in considerazione l’obbligo per quel personale a contatto con i pazienti visto che la vera esigenza è quella di preservare i fragili dal rischio di contagio“.