Si avvicina il momento in cui saranno disponibili i vaccini per contrastare la pandemia Sars-Cov-2.
Degli oltre 200 in fase di sperimentazione tre sono prossimi al traguardo (quelli della aziende Pfizer-BioNTech, AstraZeneca-Oxford, Johnson e Johnson e Moderna) e la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen ha già autorizzato un contratto con Curavec per assicurare all’Europa 405 milioni di dosi e sta lavorando ad un ulteriore contratto con Moderna.
Silvia Noferi consigliera del Movimento Cinque Stelle si domanda se il sistema sanitario della Toscana sia pronto alla somministrazione in larga scala del vaccino.
“La campagna richiederà un grande impegno in ogni sua fase.
In prima battuta sarà necessario avere per tempo la definizione delle liste, suddivise per categorie, di persone a cui sarà possibile somministrare per prime il vaccino. Servirà poi materiale specifico in grandi quantità e un’efficiente organizzazione sia per la somministrazione che per il tracciamento degli effetti su larga scala.”
“La Toscana – si domanda Noferi – ha già individuato chi si se ne occuperà, in quali strutture saranno somministrati i vaccini, quanto personale sarà necessario e come reclutarlo?
I problemi da affrontare nell’organizzazione di una campagna vaccinale senza precedenti saranno molteplici, a partire dai mezzi di trasporto, alla conservazione, alla distribuzione e somministrazione di dosi in fasi successive.
Silvia Noferi
Consigliera della Regione Toscana
Movimento 5 Stelle