In primavera avviene il risveglio della natura e il suo trionfo. Gli spogli paesaggi invernali vengono sostituiti da cieli azzurri e prati colorati, la calma e lentezza lasciano il posto a freschezza e vivacità. Ed era proprio al principio della primavera che, in Toscana, si festeggiava l’inizio del nuovo anno. La data scelta per il Capodanno toscano, il 25 marzo, coincideva simbolicamente con una festa liturgica fondamentale: l’Annunciazione dell’arcangelo Gabriele a Maria Vergine in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù. Il Capodanno Toscano restò in vigore fino al 1749, quando venne abolito da Francesco Stefano di Lorena che emise un decreto che determinava in tutta la Toscana l’assunzione del calendario moderno con il 1° gennaio come data iniziale dell’anno civile.
Per celebrare la tradizione toscana, che festeggiava l’inizio dell’anno nuovo nel giorno dell’Annunciazione, e ricordare la rinascita della natura in primavera, il Comune di San Giovanni Valdarno, con il coinvolgimento del Museo delle Terre Nuove e dell’Associazione MUS.E e con il contributo del Consiglio regionale della Toscana ha organizzato un ricco calendario di appuntamenti per adulti e bambini. Ogni evento è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza e si svolgerà al Museo delle Terre Nuove in Palazzo d’Arnolfo.
Si comincia sabato 1 aprile alle 18,15 con l’iniziativa “Primavera in musica” Concerto per fisarmoniche a cura del Florence acco quartet, l’ensemble delle fisarmoniche del Conservatorio di Firenze.
Il giorno successivo, domenica 2 aprile, alle ore 15,30 e alle ore 17 sarà allestito il laboratorio sul movimento del corpo e sull’emotività dal titolo “Il prato fiorito di San Giovanni Valdarno”. L’iniziativa, a cura di Virginia Vannucchi e Martina Quartini dell’Associazione Kiki è dedicata alle famiglie co bambini dai 6 agli 11 anni.
Ultimo appuntamento martedì 4 aprile alle 16,30 e alle 17,30 con il laboratorio “Tutti i colori delle farfalle”: il Circolo degli esploratori insegnerà ai bambini dai 6 ai 10 anni come costruire una mangiatoia per farfalle.