L’associazione fiorentina di volontariato Idra aveva ottenuto un impegno – anzi una promessa, da parte sia di RFI che del Sindaco di Cavriglia – di poter effettuare una visita guidata al cantiere di Santa Barbara (ex miniere di lignite) dove vengono portate le migliaia di tonnellate di terre di scavo di provenienza fiorentina, di risulta dal lavoro delle talpe sul sottosuolo, per la sciagurata costruzione dei due tunnel TAV che sventreranno per sempre la Città Patrimonio dell’UNESCO…
Ma la richiesta di cui sopra è stata respinta dalla segreteria dell’Osservatorio Ambientale, che ha citato non ben precisati motivi di sicurezza, dando la “colpa” ad ENEL SpA, titolare dell’area, che ha negato l’accesso…
Cosa c’è di cotanto pericoloso da non consentire nemmeno una visita guidata ad un’associazione ambientalista di cittadinanza attiva? Di cosa hanno paura lorsignori? Non vorranno mica nascondere qualcosa riguardante gli additivi chimici o la calce che costoro sarebbero costretti ad iniettare nelle terre di scavo per farle asciugare prima ed avviare con urgenza i lavori per le “magnifiche sorti e progressive” delle colline schermo per il recupero ambientale (sic!) dell’area?
Perché a pensar male si fa peccato, ma a volte ci s’azzecca…
Cavrigliesi, prestate la dovuta attenzione a quel che vi accade intorno: perché ormai i milioni di euro messi a disposizione – a causa del “disagio ambientale” di doversi sorbire migliaia di tonnellate di rocce di provenienza dagli scavi dei tunnel – sono già stati riscossi dalle diverse amministrazioni comunali coinvolte ed abbondantemente spesi…quindi le terre “tocca piglialle”, volenti o nolenti…
Fausto Tenti, #costituente comunista, Sez. prov. di Arezzo.