“Era il dicembre 2019. Dopo aver organizzato la protesta davanti la Banca Popolare di Bari, dove portai in piazza gli azionisti che reclamavano i loro risparmi intrappolati da anni in questa banca, feci una semplice ricerca in rete per ricostruire quei prestiti concessi con leggerezza dalla banca. Mi imbattei in un famoso immobiliarista che ottenne dalla Popolare di Bari un mega prestito a banca già agonizzante.
Ieri la notizia degli arresti domiciliari per questo personaggio legato alla politica, accusato di concorso in bancarotta fraudolenta.
Non serve essere investigatori per comprendere che se una banca già sofferente concede un tale prestito c’è qualcosa che non va..
E allora per l’ennesima volta ci chiediamo: a cosa serve Banca d’Italia?
Come mai in tutti questi anni Banca d’Italia ha permesso alla Popolare di Bari di agire esclusivamente in base agli interessi dei suoi amministratori?
Lo dicono oggi i pm che si stanno occupando della vicenda: Gianluca Jacobini, “dominus” dell’istituto, aveva messo in opera, indisturbato quella che possiamo apostrofare come una gigantesca ‘casa del debito“.
Tutto ciò è inaccettabile e deve tornare ad essere argomento centrale della nuova Commissione d’inchiesta sulle banche!!”
Letizia Giorgianni