Un progetto nato con largo anticipo per ascoltare la città
Marco Donati, ex parlamentare e attuale capogruppo della lista Scelgo Arezzo, ha deciso di candidarsi alla carica di sindaco con un progetto iniziato ben tre anni prima delle elezioni. Una scelta inusuale, che inizialmente aveva destato scetticismo ma che si è rivelata vincente: “I cittadini hanno apprezzato la nostra trasparenza e la volontà di mettersi in gioco fin da subito”.
Nel corso degli ultimi due anni, Donati ha organizzato oltre 40 incontri pubblici nelle frazioni del territorio, mettendo al centro il dialogo con i cittadini: “Se c’è una cosa di cui questa città ha bisogno è l’ascolto. In un’epoca dominata dal virtuale, il contatto diretto è fondamentale”.
Il ruolo del sindaco: “Deve essere presente tra la gente”
Uno dei punti critici dell’attuale amministrazione, secondo Donati, è la percezione di lontananza della giunta comunale dai cittadini: “Il sindaco deve essere il punto di riferimento della comunità. Non sempre si possono dare risposte immediate, ma la sua presenza deve essere tangibile”.
I sondaggi commissionati dalla lista Scelgo Arezzo evidenziano una forte richiesta di discontinuità politica, con quasi due terzi degli aretini che desiderano un cambiamento: “Una parte importante della città sente il bisogno di voltare pagina”.
Le grandi opere pubbliche e il rischio di sprechi
Tra i temi caldi affrontati da Donati c’è la gestione delle infrastrutture cittadine, con un focus particolare sulla rotatoria di via Fiorentina: “Un progetto che è passato da 3,5 milioni a oltre 12 milioni di euro, con un impatto negativo sui servizi pubblici, dalla manutenzione delle scuole fino al sociale”.
Altre criticità segnalate includono:
- Il degrado di via Fabio Filzi, con problemi di sicurezza e spaccio.
- L’inceneritore di San Zeno, che rischia di diventare un impianto sovradimensionato rispetto alle necessità del territorio, con l’arrivo di rifiuti da Firenze.
- I bandi pubblici persi dal Comune, con Arezzo classificata 272ª su 277 in una gara nazionale per il recupero delle aree urbane.
Sicurezza e commercio: la visione di Donati
Sulla sicurezza, Donati accusa l’amministrazione di aver promesso più di quanto fosse realizzabile e fatto meno di quanto possibile:
“Le telecamere di sorveglianza, che erano una promessa del 2015, sono rimaste inattive per anni. Non è stata istituita una pattuglia antidegrado e i furti nelle aziende orafe non hanno avuto un’adeguata reazione da parte del Comune”.
Per quanto riguarda il commercio locale, Donati difende l’importanza dei negozi di vicinato come presidio sociale e di sicurezza: “Favorire solo i grandi centri commerciali desertifica la città. Servono politiche che incentivino il commercio di prossimità, fondamentale per il decoro urbano e la vivibilità del territorio”.
Il futuro di Arezzo secondo Donati
Il candidato sindaco conclude con un messaggio di speranza: “Arezzo è una città bellissima, operosa, con un grande potenziale. Dobbiamo tornare a valorizzarla, crederci e investire nelle sue eccellenze. Il nostro impegno è per una città che offra più opportunità a tutti”.