Intervento del Sindaco Simona Neri su Ponte Catolfi, Scuola Via Roma, Mozione di sfiducia all’Assessore LLPP M.Gragnoli

Consiglio Comunale 22.12.2020

 Sui fatti verificatisi nel cantiere della Scuola di Via Roma, curiosamente si assiste ad una strana inversione dell’ordine logico delle cose: prima avete emesso la vostra sentenza, diffondendola su organi di stampa e social, (“dimissioni immediate! Non siete in grado di amministrare il comune! Caravanserraglio! o ancora “mancanza assoluta di controlli sui lavori pubblici, di cantieri pubblici lasciati in balia degli eventi, ci si chiede se qualcuno è andato a dare un’occhiata a quel cantiere”) poi avete chiesto di convocare una riunione di Consiglio Comunale per capire che è successo. Dopo la convocazione del consiglio comunale, come da  vostra richiesta, per “chiarimenti sulle irregolarità emerse nel cantiere della scuola di Via Roma a Laterina e richiesta di analisi delle responsabilità di quanto accaduto, e prima che la riunione del  consiglio comunale si tenesse, e di conseguenza prima che i chiarimenti venissero forniti e discussi, e prima che le eventuali responsabilità venissero analizzate, avete  proposto di approvare  una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore ai lavori pubblici Michele Gragnoli, perchè, come dite voi, sono le parole contenute nella mozione di sfiducia, “il mancato controllo da parte dell’assessorato ai lavori pubblici sull’andamento di detto cantiere, che dimostra disinteresse al corretto svolgimento delle proprie funzioni, può essere pericoloso, perchè i lavori pubblici sono anche terreno fertile per l’infiltrazione di organizzazioni criminali sui cantieri e favoriscono l’inserimento delle stesse nel nostro tessuto economico e sociale, come purtroppo anche in Valdarno si è verificato”.

Ora, noi svolgiamo, professionalmente, l’attività chi di ingegnere, chi di architetto, chi di geometra, come ribadite da giorni, e non credo che questo possa essere una colpa, ma siamo anche, tutti, Consiglieri Comunali eletti, qualcuno di voi si è anche candidato per fare il Sindaco. Come consiglieri comunali noi sappiamo che   la mozione di sfiducia consiliare è prevista dall’art. 52, comma 2, del testo unico degli enti locali, che stabilisce che “

  1. Il sindaco, il presidente della provincia e le rispettive giunte cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il consiglio. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il sindaco e il presidente della provincia, e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del consiglio e alla nomina di un commissario ai sensi dell’articolo 141.

Ci risulta, inoltre, che gli assessori vengono nominati dal Sindaco, non dal Consiglio comunale, perchè così stabilisce il testo unico degli enti locali. Quindi, se non è il consiglio comunale a nominare l’assessore Gragnoli, non capiamo come possa togliergli l’incarico di assessore, sfiduciandolo.

Chiediamo quindi ai presentatori della mozione di sfiducia all’assessore Gragnoli di spiegarcelo, perchè noi non lo abbiamo capito, non vorremmo che chi vedrà questa seduta consiliare, quando la videoregistrazione sarà messa online, pensasse che questo consiglio comunale è la Camera dei deputati, che l’assessore Gragnoli è il Ministro dei lavori pubblici, e il Sindaco è il Presidente del Consiglio. Detto questo, riteniamo che per voi, era importante esprimere una condanna, a prescindere, e, ci sia consentito, senza offesa, un po’ qualunquemente, come diceva un noto personaggio inventato dal cinema, e qui di seguito diciamo il perchè.

Chi fa politica fa politica ed i funzionari fanno i funzionari. Perché te, Bellezza, se avessi vinto, ritieni che avresti avuto le competenze per sostituirti ai funzionari, per fare il loro mestiere?  Ricordiamo che nel 2018,  ci fu comunicata, se non ricordiamo male dalla cons. Lattanzi, durante una seduta di consiglio comunale,   la presentazione  di una richiesta, una specie di segnalazione, segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione, a Cantone, motivata dalla presenza nella giunta comunale di geometri, di architetti e di ingegneri, come se lo svolgimento di queste professioni da parte dei componenti la giunta comunale potesse essere causa di potenziali illegalità, o comunque di fatti degni di essere comunicati alla suddetta Autorità: forse temevate che potessimo, a causa del nostro lavoro privato,  e quindi approfittando delle nostre cognizioni tecniche,  interferire  negli appalti di questo Comune? Temevate che ci saremmo sostituiti ai funzionari tecnici del Comune per interferire nelle decisioni di loro competenza? Qualcuno tra di voi temeva che avremmo potuto interferire nelle nomine dei professionisti? Ora che ci penso bene anche quello è stato un processo alle intenzioni AL LUPO! AL LUPO! I politici sono ingegneri possono interferire con gli appalti pubblici. Oggi gridate AL LUPO! AL LUPO! Perché, giustamente, noi non abbiamo interferito, su ciò che non ci compete, abbiamo totalmente rispettato il nostro ruolo e quello dei funzionari responsabili degli uffici. Delle due, l’una, fateci sapere. A proposito, ma poi Cantone vi ha risposto? Perché a noi no, evidentemente abbiamo lavorato e stiamo lavorando nella totale legalità e regolarità. Come è normale che sia, perché cari consiglieri di opposizione, una delle basi su cui si regge il funzionamento della macchina comunale è la regola, che dice che gli amministratori devono rispettare la distinzione fra le funzioni, competenze e responsabilità degli amministratori e quelle proprie dei dirigenti.

Quindi, non ci risulta che un assessore, o un sindaco, per quanto nella vita professionale svolga la professione di ingegnere, o di architetto, o di geometra, si possa sostituire alle competenze dei funzionari addetti all’ufficio tecnico, o a un direttore dei lavori. Ma questo, diciamo così, solo incidentalmente. E’ vero, abbiamo competenze tecniche, io, in quanto ingegnere civile,  conosco perfettamente  la differenza tra un intonaco normale e uno fibrorinforzato, te, consigliere Bellezza,  penso di no, perchè di professione fai il farmacista, non l’ingegnere, e nemmeno te, consigliera  Lattanzi, perchè di professione lavori in una banca,  ma questo non mi legittima ad  andare in un cantiere comunale  a “controllare”, almeno  nel senso che intendete voi e che viene  sbandierato da giorni. E questo non perché non vorrei farlo, ma perchè non è di mia competenza, in quanto nei comuni, come anche in altri enti, le competenze sono stabilite dalla legge, in questo caso, dagli articoli 31 del codice degli appalti, per quanto riguarda i compiti del responsabile unico del procedimento, e dall’articolo 101 dello stesso codice, che forse già conoscete ma che, per ragioni di completezza di informazione, visto che questa seduta di consiglio comunale è finalizzata a fare chiarezza sulle vicende relative ai lavori pubblici,  vi leggo …

Art. 31 (Ruolo e funzioni del responsabile del procedimento negli appalti  e nelle concessioni)    1. Per ogni singola procedura per l’affidamento di un appalto o  di una concessione le  stazioni  appaltanti  individuano..   un responsabile  unico  del  procedimento  (RUP)  per  le   fasi   della programmazione,      della      progettazione,      dell’affidamento, dell’esecuzione. ..il  RUP  e’  nominato  con  atto  formale  del   soggetto responsabile dell’unita’ organizzativa, che deve  essere  di  livello apicale, tra i  dipendenti  di  ruolo  addetti  all’unita’  medesima, dotati del necessario livello di inquadramento giuridico in relazione alla  struttura  della  pubblica  amministrazione  e  di   competenze professionali adeguate in relazione ai compiti per cui  e’  nominato;   4. Oltre ai compiti specificatamente previsti da altre disposizioni del codice, in particolare, il RUP:   a) formula proposte e fornisce dati e informazioni  al  fine  della predisposizione del programma triennale dei  lavori  pubblici    b) cura, in  ciascuna  fase  di  attuazione  degli  interventi,  il controllo sui  livelli  di  prestazione,  di  qualita’  e  di  prezzo determinati in coerenza alla copertura  finanziaria  e  ai  tempi  di realizzazione dei programmi;   c) cura il corretto e razionale svolgimento delle procedure;   7. Nel caso di appalti di  particolare  complessita’  in  relazione all’opera da realizzare ovvero alla specificita’  della  fornitura  o del servizio, che richiedano necessariamente valutazioni e competenze altamente specialistiche,  il  responsabile  unico  del  procedimento propone di conferire  appositi  incarichi  a supporto dell’intera procedura o di parte di essa, da individuare sin dai primi atti di gara.   8. Gli incarichi di progettazione, coordinamento della sicurezza in fase   di   progettazione,   direzione    dei    lavori,    direzione dell’esecuzione coordinamento della sicurezza in fase di  esecuzione, di collaudo, vengono  conferiti  secondo  le  procedure  di  cui  al presente codice e, in caso di importo inferiore alla soglia di 40.000 euro, possono essere affidati in via   Art. 101  (Soggetti delle stazioni appaltanti)    1. La esecuzione dei contratti aventi ad oggetto  lavori,  servizi, forniture, e’ diretta dal responsabile unico  del  procedimento,  che controlla i livelli di qualita’ delle  prestazioni.  Il  responsabile unico del procedimento, nella fase  dell’esecuzione,  si  avvale  del direttore dell’esecuzione del contratto o del direttore  dei  lavori, del  coordinatore  in  materia  di  salute  e  di  sicurezza  durante l’esecuzione previsto dal decreto legislativo 9 aprile 2008,  n.  81,   2.  Per  il   coordinamento,   la   direzione   ed   il   controllo tecnico-contabile dell’esecuzione dei contratti pubblici  relativi  a lavori, le stazioni appaltanti individuano,  prima  dell’avvio  delle procedure per l’affidamento, su proposta del responsabile  unico  del procedimento, un direttore dei lavori Il  direttore  dei  lavori  ha  la  responsabilita’  del coordinamento e della supervisione dell’attivita’ di tutto  l’ufficio di direzione dei  lavori,  ed  interloquisce  in  via  esclusiva  con l’esecutore  in  merito  agli  aspetti  tecnici  ed   economici   del contratto. Il direttore dei lavori ha  la  specifica  responsabilita’ dell’accettazione dei  materiali,  sulla  base  anche  del  controlloquantitativo  e  qualitativo  degli  accertamenti   ufficiali   delle caratteristiche meccaniche e  in  aderenza  alle  disposizioni  delle norme tecniche per le costruzioni vigenti. Al  direttore  dei  lavori fanno  carico  tutte  le  attivita’  ed   i   compiti   allo   stesso espressamente demandati dal codice nonche’:   a) verificare periodicamente il possesso e la regolarita’ da  parte dell’esecutore e del  subappaltatore  della  documentazione  prevista dalle  leggi  vigenti  in  materia  di  obblighi  nei  confronti  dei dipendenti;   b) curare la  costante  verifica  di  validita’  del  programma  di manutenzione, dei  manuali  d’uso  e  dei  manuali  di  manutenzione, modificandone e aggiornandone i contenuti a lavori ultimati;   c) provvedere alla segnalazione al responsabile  del  procedimento, dell’inosservanza, da parte dell’esecutore, dell’articolo 105;

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Non capiamo quindi il significato della affermazione, letta sugli organi di stampa, secondo cui, cito letteralmente Anche se si trincerano dietro la presenza di un direttore dei lavori o di un responsabile della sicurezza esterni, che però sono da loro nominati (loro chi? dal sindaco? dall’assessore ai lavori pubblici? A chi si riferisce questo “loro?”), l’amministrazione comunale è responsabile del procedimento e deve almeno controllare quello che succede!”.

L’ assessore, e il  sindaco, certamente possono, e devono, dare indirizzi, ma questa  competenza, certamente non arriva fino al punto di verificare (peraltro sostituendosi abusivamente ai funzionari e ai direttori dei lavori) i nominativi delle maestranze presenti in un cantiere, o verificando i requisiti di una ditta appaltatrice o subappaltatrice, perchè queste, come abbiamo visto, sono competenze dei dirigenti, dei responsabili di procedimento,  e dei direttori dei lavori. La attività di indirizzo e controllo del sindaco, e degli assessori, si svolge relazionandosi con i funzionari, chiedendo spiegazioni su eventuali problemi o ritardi, se esistenti, non sostituendosi a loro. Oltretutto, il controllo che rimproverate all’assessore Gragnoli, accusandolo su social e organi di informazione,  di non aver fatto controlli nel cantiere della scuola di Laterina, e per cui avete proposto la mozione di sfiducia, avrebbe dovuto riguardare non aspetti visibili, diciamo anche ingegneristici in senso tecnico (ci riferiamo a quanto riportato su organi di stampa, dove viene detto che l’assessore Gragnoli non  ha controllato un cantiere facilmente controllabile, in quanto posto a ridosso di una via pubblica, via Roma, e quindi facilmente visibile..) no, gli rimproverate di non aver  verificato che nel cantiere vi fosse la presenza di operai non in regola, o di ditte subappaltatrici non autorizzate, come verificato nel corso del controllo ispettivo da parte dei Carabinieri e dell’Ispettorato del lavoro…per fare ciò che gli rimproverate,  sarebbe dovuto entrare nel cantiere per  chiedere i documenti di riconoscimento a tutto il personale  presente, per poter controllare, poi, che corrispondesse al personale regolarmente autorizzato a lavorarvi, e, questo, addirittura, tutti i giorni, in tutti i cantieri del Comune, se è vero, come è vero, che  tutti i giorni, teoricamente, potrebbe capitare che qualche ditta appaltatrice, violando la legge e il contratto di appalto,  impieghi dipendenti in  nero o subappalti senza l’autorizzazione del funzionario comunale  competente, parte dei lavori.

Crediamo che sia semplicemente assurdo.

Sarebbe come dire che se vi sono cittadini che guidano la macchina con la patente scaduta, o senza averla mai presa,  o senza aver fatto la revisione periodica della macchina, il sindaco si deve dimettere, o deve essere sfiduciato, per non aver controllato, personalmente le patenti di guida e le carte di circolazione di tutti i cittadini di Laterina Pergine Valdarno, tutti i giorni, perchè non si sa mai, qualcuno potrebbe non avere la patente, o non aver fatto la revisione della macchina. Davvero stupefacente, incredibile. Inoltre, sulle accuse da voi lanciate  all’assessore Gragnoli, c’è un ulteriore aspetto di cui parlerò dopo, che riguarda personalmente vicende personali dell’assessore stesso, ora, torniamo  agli atti, ai documenti, e lasciamo un attimo da parte le accuse, secondo noi surreali  e avventate  lanciate e diffuse su organi di stampa e sui social   prima di questo consiglio comunale, e quindi prima di aver verificato, come da voi richiesto, i fatti, in seduta pubblica consiliare. Abbiamo sentito la relazione del direttore dei lavori, ing. Nicola Cappelletti, e dal l’arch. Lorenzo Cappelletti, coordinatore  della sicurezza dei lavori della scuola elementare di via Roma, da cui risulta che si sono recati, con la periodicità che ci hanno riferito, presso il cantiere di via Roma,  con una frequenza che ha tenuto conto anche  delle prescrizioni anti-Covid, e che non avevano, fino all’ultimo sopralluogo effettuato, il 12 novembre 2020, riscontrato nessun tipo di violazione, e che  tutte le lavorazioni più delicate e legate ad interventi strutturali erano state già completate. Allora, vi chiediamo: perchè, secondo voi, consiglieri Lattanzi, Bellezza, Tassini, Borri, che proponete di votare la mozione di sfiducia, l’assessore Gragnoli si sarebbe dovuto preoccupare di verificare (sostituendosi abusivamente al direttore dei lavori e al coordinatore della sicurezza) che non vi fossero in cantiere operai in nero o ditte non autorizzate, se non c’era stata nessuna segnalazione di nessun problema, fino ad allora, nè c’erano segnali che ve ne potessero essere, e il lavori risultavano in fase già molto avanzata?

Aspettiamo una risposta..

Ci chiediamo, allora, dove stanno queste responsabilità, che  hanno portato a chiedere,  strillandolo  sui social e sugli organi di informazione, prima della riunione del consiglio comunale di oggi, prima le  DIMISSIONI della giunta ( leggo, cito testualmente “ l’unica cosa che dovrebbero fare, per il bene di tutti e per senso di responsabilità e rispetto, è di dimettersi” Valdarnopost, 13 dicembre) e poi a proporre una mozione di sfiducia all’assessore Gragnoli, ancor prima di avere ascoltato verificato come si sono svolti i fatti?

Quale colpa avrebbero, allora, secondo voi, gli organi politici? Quella di avere deciso di ristrutturare la scuola? Volete mettere in dubbio che è stata una decisione giusta? Ecco dal momento in cui la Giunta decide di ristrutturare la scuola, una volta aver deliberato in questo senso, poi si entra in una sfera che si chiama gestionale, fatta di gara di appalto, controllo dei requisiti delle ditte partecipanti, verifiche antimafia nei casi previsti dalla legge, stipula del contratto, esecuzione dei lavori, su cui la giunta non ha competenze, che sono dei funzionari preposti.

STRILLARE LA GRAVITA’ DEI FATTI, SENZA CONOSCERE I FATTI

Si abbiamo fatto una riunione con Preside e Rappresentanti di Classe perché l’unica informazione certa che avevamo, nell’immediatezza, era che sicuramente non sarebbe stato possibile fare il trasloco e riportare i bambini in Via Roma subito dopo le vacanze. Punto. Su tutto il resto, e lo vedete perchè sono passati giorni ma nemmeno stasera abbiamo tutta la documentazione, perchè ancora non c’è,  c’è una indagine in corso e perchè  esistono tempi stabiliti dalla  legge per il contraddittorio con la ditta appaltatrice, cui abbiamo visto che  sono state contestate le irregolarità riscontrate, che necessariamente hanno bisogno del loro decorso,  al di là dell’agitazione di buttare in rete notizie parziali o, come nel vostro caso, inesattezze o giudizi  affrettati!  Noi, nel dare informazioni,  cerchiamo di darle complete e  verifichiamo, tramite gli uffici comunali preposti,  le procedure, voi avete fatto il contrario, avete condannato, avete deriso e denigrato, e poi avete chiesto: “Oh ma che è successo?”, chiedendo allo stesso consiglio di analizzare le varie responsabilità, dopo aver già emesso la vostra sentenza. Cari Consiglieri di opposizione, ma voi davvero credete che possa essere il consiglio a stabilire le responsabilità? La responsabilità ad oggi può essere discussa solo allo stato degli atti e degli accertamenti esistenti, non esistono ancora sentenze, e nemmeno richieste di rinvio a giudizio, gli atti, ad oggi, ci dicono che è stato accertata (il giorno in cui è stato fatto il controllo ispettivo in cantiere)  la presenza di lavoratori in nero,  e la presenza di una ditta nel cantiere non autorizzata dall’ufficio comunale competente comune, quest’ultima intenta ad eseguire lavori di pavimentazione.  Attendiamo l’esito  dagli accertamenti in corso, amministrativi, per quanto di competenza del Comune, giudiziari, per quanto di competenza della magistratura, è per questo che esistono i processi, nel campo giudiziario, e i procedimenti, nel campo amministrativo, come nel caso della procedura di risoluzione contrattuale avviata, che prevede il diritto della ditta di presentazione delle giustificazioni alla contestazione di inadempienza, con un termine minimo di 15 giorni,  è la legge che lo stabilisce, non io sindaco, gli assessori o i consiglieri comunali, e nemmeno gli uffici comunali.

 

L’attività degli uffici comunali

Noi, come Comune, acquisita la comunicazione dei Carabinieri, abbiamo avviato la procedura di risoluzione, in base all’ art. 21 del contratto di appalto.

A chi rimprovera all’amministrazione di non essere attenta ai rischi di infiltrazione della criminalità negli appalti, e di non controllare le ditte appaltatrici, evidenziamo che la risoluzione non è prevista della legge come obbligatoria in un caso come questo, di subappalto non autorizzato, è prevista come una facoltà.

Gli uffici comunali competenti, invece, nel predisporre i contratti di appalto dei lavori pubblici, inseriscono, come in questo caso, una clausola che stabilisce che, in ogni caso, sono motivo di risoluzione del contratto, basta leggerlo:

 

Il mancato rispetto dell’obbligo di pagamento ai propri dipendenti ..frode nell’esecuzione dei lavori, inadempimento alle disposizioni del direttore dei lavori .. inadempienza accertata alle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, .. subappalto abusivo, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto e violazione di norme sostanziali regolanti il subappalto, non rispondenza dei beni forniti alle specifiche del contratto ..violazione del piano di sicurezza e coordinamento, .. la mancata comunicazione dell’inadempimento del subappaltatore o subcontraente della filiera delle imprese, a qualsiasi titolo interessate dal contratto di appalto, degli obblighi di tracciabilità finanziaria..

 

Non ci sembra, visto l’estremo rigore con cui le previsioni del contratto di appalto, sottoscritto dalla ditta appaltatrice, sanzionano le inadempienze, che si possa sostenere che non c’è attenzione per i temi della sicurezza dei lavoratori, o della regolarità del loro utilizzo, o per i subappalti alle imprese, che, ovviamente, devono avvenire nel rispetto delle norme di legge. Sulla risoluzione del contratto, per queste ipotesi, la scelta è stata preventiva: chi sbaglia, chi viola queste regole, paga, è scritto preventivamente nel contratto di appalto, e potete stare certi che, se le inadempienze verranno accertate, all’esito della conclusione dei procedimenti in corso, pagheranno fino all’ultimo, senza sconti di nessun tipo.

 

QUINDI DI TUTTE LE COSE CHE GRIDATE CHE RIMANE?

Lavori finiti, conclusi, collaudati ed un organo competente, la magistratura, che accerterà le irregolarità commesse, con la possibilità di richiedere i danni. Gli uffici comunali competenti, abbiamo visto, hanno avviato le procedure, di legge e di contratto, previste in relazione a quanto emerso in sede di verifica ispettiva, e in relazione a quanto comunicato dalla direzione lavori e dagli organi ispettivi. Quindi, noi abbiamo ovviamente accolto, come era doveroso, la vostra richiesta di fare una riunione di Consiglio Comunale per avere delucidazioni e prima ancora di avere delucidazioni avete presentato una mozione di sfiducia su un assessore che è un assurdo giuridico amministrativo perché gli assessori non si sfiduciano in Consiglio Comunale. Voi che avete fatto? Noi solo in questo anno abbiamo fatto tutte quelle cose che gli Assessori vi hanno comunicato all’inizio di questo consiglio e voi? Noi siamo sempre pronti, disponibili, anche nei prossimi 2 anni e mezzo a collaborare ma si collabora con chi parla la stessa lingua insomma, fate polemiche sul nulla, mi viene in mente quella dell’ANAC, ma mi viene in mente tutta una serie di comunicati stampa del Consigliere Bellezza sulla Caserma di Ponticino. Decine di giornalate per puro protagonismo, perché poi quando si arriva ai fatti? I fatti, nello specifico, sono che il 28 novembre è stato approvato il finanziamento della Caserma in Consiglio Comunale e le minoranze hanno votato contro. Ora, perché Bellezza non fa un comunicato stampa per dire ai propri concittadini che ha votato contro il finanziamento per la ristrutturazione della Caserma? La vuole fare, la Caserma a Ponticino, intendo, come dichiara ai giornali, o non la vuole fare? Ecco siamo arrivati alla fine dell’iter finanziario anche sulla Caserma ma non abbiamo avuto da fare solo questo, lo abbiamo fatto nel pieno dell’emergenza Covid-19 (abbiamo avuto 270 contagiati, forse non ve ne siete accorti ma il Sindaco e gli uffici l’hanno dovuta seguire questa tragedia, programmare sanificazioni, consegnare buoni pasto, telefonare anche solo per un supporto e per esprimere vicinanza a tutti i contagiati, attivargli servizi aggiuntivi. Vi sarete accorti che i rapporti con la Asl sono stati difficili, ma onestamente posso affermare di averli tenuti e gestiti con la schiena dritta ed anche in modo indipendente rispetto a logiche che potevano essere politiche: non lo sono state,  perché l’interesse dei cittadini prevale su tutto) e voi che avete fatto da questo punto di vista? Niente, nessuna proposta, se non presentare una mozione di sfiducia nei confronti di un assessore che è stato malato, siete a tempo fatela su di me la mozione di sfiducia. Fatela sul Sindaco.

Io in questi 2 anni e mezzo in cui sono sindaco di Laterina Pergine Valdarno credo di aver cercato in tutti i modi di relazionarmi anche con voi della minoranza, non c’è nulla di strano, è il mio dovere, lo ho fatto finora volentieri, ed anche nei prossimi 2 anni e mezzo cercherò di coinvolgervi nelle scelte e di ascoltare le vostre proposte. Il problema è che le vostre proposte non esistono, non ci sono. Ci sono dei problemi nell’amministrare, è ovvio, ci sono difficoltà vere, adempimenti continui, corse contro il tempo, ma voi siete talmente scollegati dalla realtà che vi soffermate su polemiche inutili che non solo vanno contro l’interesse della comunità, ma anche il vostro, Bellezza, votare contro il finanziamento della Caserma di Ponticino dopo tutti i comunicati stampa che hai fatto! Io, comunque, nei prossimi anni farò di tutto, continuerò a fare di tutto per confrontarmi con voi, certo, è dura quando si presenta la mozione di sfiducia a un Assessore su responsabilità che non sono sue e quando si fa finta di non sapere che i fatti sono avvenuti quando questo assessore, che secondo voi avrebbe dovuto controllare gli operai nel cantiere, aveva il Covid. Ma di che si parla? Non lo sapevate? Siamo una piccola comunità, lo sanno tutti. E’ vero che è un dato sensibile ma lo sanno tutti. Devo dire che mentre stava male, perché lui è stato male, ha avuto un Covid sintomatico, ci sentivamo spesso, come ho sentito tantissimi dei nostri concittadini che mi chiamavano per qualsiasi necessità. La preoccupazione di Michele quando parlava con me più che il suo stato di salute, che era serio, era quella di negativizzarsi il prima possibile per tornare in Comune. E voi presentate una mozione di sfiducia contro di lui: voi vi qualificate in questo modo, e, sinceramente, ne siamo, anche umanamente, non solo politicamente, molto dispiaciuti. Se nella vostra visione scollegata della realtà sul funzionamento di un’Amministrazione ritenete che un politico debba fare controlli di questo tipo in un cantiere allora fatela a me la mozione di sfiducia che sono la responsabile di tutto no? Io almeno il Covid-19 non l’ho avuto. Non su Michele che è un assessore da me nominato e che voi pretendereste di sfiduciare in Consiglio Comunale: ma di che si parla? Avete presentato una mozione di sfiducia che non esiste, che non è prevista, contro una persona che anche se nel vostro mondo immaginario avesse avuto competenze per fare quello che voi chiedete e per entrare in quel cantiere, era a casa, in isolamento sanitario da Covid-19. Non è che non poteva andare in cantiere, non poteva andare da nessuna parte. Al di la dell’insipienza politica, c’è di più, aggredire un assessore per una vicenda sulla quale gli assessori non c’entrano nulla, e sulla quale gli organi preposti faranno chiarezza individuando i responsabili delle irregolarità. Ecco, cercate di dare un contributo vero a questa comunità, le cose da fare sono tante sempre, figuriamoci in un momento di crisi e di emergenza come questo, ma non su facebook, leggo che sulla vostra pagina Sinistra per Laterina Pergine ci date dei buffoni, i nostri geometri architetti e ingegneri sarebbero buffoni. Chi è la buffona, consigliera Lattanzi, sono io? Vi faccio ridere? Mi trovate divertente? Perchè? Dimmelo per favore, saresti la prima a trovarmi divertente!

 

CONCLUSIONE

In ogni dialettica ci deve essere un piano, condiviso, di conoscenza., la dialettica, senza conoscenza, non è di nessuna utilità, anzi, crea solo confusione. Nessuno nega che sui lavori pubblici ci siano stati, e ci siano dei problemi, dei ritardi, ma non riteniamo che proponendo una mozione di sfiducia ad un assessore, in isolamento domiciliare in quanto malato di Covid, per non aver controllato i documenti di riconoscimento degli operai presenti in quel cantiere, che questi problemi, o questi ritardi, si possono risolvere.

La vicenda del Ponte Catolfi è nota. E’ un’opera pubblica che si è fin dall’inizio presentata con problemi, ditte concorrenti che hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ricorsi che hanno regolarmente perso, e che il Comune ha vinto, (forse perchè negli uffici comunali, o almeno quelli che si occupano di opere pubbliche, non è certamente merito degli assessori, questo, c’è gente competente, che sa fare il proprio mestiere, e infatti le ditte che fanno ricorso al giudice perdono, e il Comune di Laterina vince le cause, almeno finora), poi c’è stata una ditta, che, violando gli impegni presi in sede di offerta di gara, non ha voluto firmare il contratto di appalto ( forse si è spaventata quando ha letto come sono severi i contratti di appalto del Comune di Laterina Pergine Valdarno? Non lo sappiamo, sta di fatto che non ha voluto firmare il contratto nei 180 giorni previsti dalla legge, e di conseguenza abbiamo fatto causa, siamo in causa con la compagnia assicuratrice questa ditta, per riscuotere la cauzione provvisoria a garanzia dell’impegno alla stipula del contratto, che poi, come detto, questa ditta non ha onorato.) Poi, ma sto ovviamente riassumendo, quando gli uffici sono andati a scorrere la graduatoria di gara, per verificare se ci fossero  ditte concorrenti ancora interessate a fare i lavori, nel fare le verifiche di legge  ad un raggruppamento temporaneo di imprese che aveva comunicato la sua disponibilità, gli uffici hanno scoperto ( sempre per tornare sull’argomento della presunta scarsa attenzione agli argomenti della regolarità degli appalti, come detto sugli organi di informazione, e sui social) che una delle imprese che facevano parte del raggruppamento temporaneo aveva presentato, in sede di gara, una  autocertificazione non veritiera, cioè falsa, previsto come  motivo di esclusione dalla gara, per cui si è ovviamente, proceduto, a fare denuncia penale, e la segnalazione obbligatoria alla autorità Nazionale anticorruzione. Ma anche questo, ha comportato una notevole perdita di tempo, ma non credo, anche qui, che sia colpa degli uffici, o degli assessori, se alcune ditte non rispettano gli impegni a stipulare i contratti di appalto, e altre pensano di potere fare autocertificazioni false, credo siate d’accordo anche voi, su questo. Poi, quando finalmente, scorrendo ulteriormente la graduatoria, si è verificata la disponibilità di un’altra ditta, che seguiva in graduatoria di gara, ad eseguire i lavori, in fase iniziale si è riscontrato che il progetto del ponte aveva delle mancanze, etc (e qua segue una variante strutturale approvata con la necessità di implementare le fondazioni, la nuova consegna dei lavori, il Covid-19 e la legge, che ha previsto che i ritardi e gli inadempimenti contrattuali legati all’emergenza covi non potessero essere imputati alle ditte appaltatrici come motivo di responsabilità, e rappresentare causa di risoluzione, le conseguenti proroghe dei lavori..).

Concludo dicendo che come maggioranza confermiamo tutta la nostra disponibilità a confrontarci sui temi che ponete, siamo sempre disponibili a verificare assieme tutte le proposte che vorrete avanzare, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli di maggioranza e minoranza che le consultazioni comunali ci hanno assegnato,  ma ci aspettiamo lo stesso rispetto che abbiamo per voi,  perché è solo con il confronto costruttivo che possono trovarsi le migliori soluzioni ai problemi che riguardano la comunità che, tutti assieme, rappresentiamo in questo consiglio comunale.

Nonostante tutto, vogliamo ancora crederci.

 

L SINDACO

Ing. Simona Neri