Il Cardinale Gualtiero Bassetti a San Giovanni Valdarno per ricordare Giorgio La Pira e don Franco Moretti

Venerdì 9 settembre arriverà a San Giovanni Valdarno il cardinale Gualtiero Bassetti. Dopo la celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa Maria delle Grazie alle 17, è in programma alle 18, alla Pieve di San Giovanni Battista, l’incontro al quale parteciperanno, oltre al cardinale Bassetti, anche l’arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Riccardo Fontana, il neo vescovo di Fiesole Stefano Manetti e lo scrittore Claudio Turrini. Sarà inoltre presentato il libro di Alessandro Gambassi “Don Franco Moretti, la grandezza della semplicità, vita di un prete narrata dal suo popolo”

Arriverà a San Giovanni Valdarno il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve e fino al maggio scorso presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Venerdì 9 settembre nella Pieve di San Giovanni Battista alle ore 18, è in programma l’incontro per ricordare due figure a lui particolarmente care: Giorgio La Pira, il “sindaco santo”, e don Franco Moretti un sacerdote della diocesi di Arezzo da poco scomparso. Con lui saranno presenti l’arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Riccardo Fontana, il neo vescovo di Fiesole Stefano Manetti e Claudio Turrini, uno dei due autori della recente, monumentale opera in tre volumi “Giorgio La Pira: i capitoli di una vita”. L’incontro sarà preceduto alle ore 17 da una celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa Maria delle Grazie presieduta dallo stesso Bassetti.

L’evento è stato presentato questa mattina a Palomar, la Casa della cultura di San Giovanni Valdarno; oltre al sindaco, erano presenti Alessandro Gambassi, curatore del libro Don Franco Moretti, la grandezza della semplicità, vita di un prete narrata dal suo popolo” e Massimo Rossi, responsabile comunicazione sociale della diocesi di Arezzo.

Il cardinale Gualtiero Bassetti, originario di Marradi e fiorentino autentico, aveva conosciuto La Pira fin dagli anni della sua formazione in seminario. Divenuto giovanissimo Rettore del Seminario di Firenze, prima di quello Minore e poi del Seminario Maggiore, era solito chiamare il suo amico La Pira a tenere lezioni e meditazioni ai seminaristi e ai giovani. E proprio partendo da quei passi percorsi al suo fianco che Bassetti, cardinale e presidente CEI, ha riunito per la prima volta nella storia i vescovi del Mediterraneo per fare del “Mediterraneo, una frontiera di pace”, secondo il titolo dell’incontro che ha portato a Bari nel febbraio 2020 i presuli di tutti i Paesi affacciati sul grande mare. Poi, lo scorso febbraio, è stata Firenze, la città di La Pira, ad ospitare il “doppio” incontro di vescovi e sindaci del Mediterraneo, rappresentanti delle comunità affacciate sul “grande lago di Tiberiade” che unisce popoli, fedi, tradizioni diverse ma che è anche lo specchio delle tensioni e degli scontri che dividono il mondo. Un evento storico che ha portato alla firma congiunta della “Carta di Firenze”, ispirata al motto del “sindaco santo” «Unire le città per unire le nazioni».

L’incontro di venerdì prossimo a San Giovanni, che fa parte del ricco cartellone di iniziative del Settembre Sangiovannese, sarà l’occasione per riflettere sul quel testo che contiene un forte “no” alla guerra e un urgente richiamo alla pace e per ripensare a La Pira e ai suoi legami con il territorio del Valdarno. Basta ricordare le tante generazioni di giovani valdarnesi che con La Pira si sono formati attraverso l’Opera “La Vela” e sono divenute persone impegnate in politica e nel sociale; e poi La Pira a San Giovanni nel 1971 per una conferenza all’auditorium dell’ospedale Alberti in occasione di una manifestazione promossa dal Comune a sostegno di alcuni stati africani in lotta per la loro indipendenza; o quando, nel dicembre 1975, tornò a dialogare con il Valdarno attraverso un’intervista rilasciata al periodico locale “Collegamenti”; e infine a San Giovanni e Montevarchi nel giugno 1976 come candidato della Dc per il collegio senatoriale di Montevarchi.

L’appuntamento nella Pieve di San Giovanni Battista sarà inoltre l’occasione per presentare il libro “Don Franco Moretti, la grandezza della semplicità, vita di un prete narrata dal suo popolo” a cura di Alessandro Gambassi: “un libro corale arricchito da un apparato fotografico notevole che ripercorre tutta la vita di un buono e generoso parroco dei nostri giorni”. 

Don Franco Moretti (1938 – 2021) era nato a Montemarciano frazione di Terranuova Bracciolini. E’ stato parroco a Manciano (Castiglion Fiorentino), alla Ginestra di Montevarchi, a Rapolano Terme, a San Giovanni Valdarno nella parrocchia di Santa Teresa d’Avila, alle Ville di Terranuova. Un prete semplice, amatissimo e indimenticato da quanti – anche a distanza di decenni – lo hanno conosciuto come le tante testimonianze raccolte nel libro raccontano. Nel testo l’arcivescovo di Arezzo Riccardo Fontana ricorda la delicatezza praticata nel rapporto con le persone”; il vescovo emerito di Fiesole Luciano Giovannetti non dimentica “la sua collaborazione con le parrocchie fiesolane e la sua costante presenza alla vita liturgica della Basilica di Santa Maria delle Grazie”. E infine il cardinale Bassetti – che don Franco ha sempre sentito vicino, sia quando per un decennio ha guidato la diocesi di Arezzo, sia quando negli ultimi tempi il cardinale gli telefonava per chiedergli “come stai?”.
Nutro verso don Franco tanta gratitudine – le parole di Gualtiero Bassetti – Lui è stato uno di quei preti che mi ha insegnato a fare il vescovo”.

L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, è promosso dal Servizio Editoriale Fiesolano con la collaborazione e il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno, della Proloco, dell’Ente Basilica, dell’Unità pastorale di Terranuova Bracciolini, dell’Accademia della Nunziata, del Collegamento Sociale Cristiano, del centro Studi La Voce e della Banca del Valdarno.