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Green Pass: quanta fretta ma dove corri, dove vai?

di Stefano Pezzola

Quanta fretta ma dove corri, dove vai?
Green Pass addio, che poi sembra più un arrivederci con il vestito da addio.
I virologi da salotto frenano così come SuperMario durante la conferenza stampa.
Il road map presentato dal Ministro della Salute Roberto Speranza prevede che dal 1° maggio terminerà l’obbligo di green pass ovunque è previsto.
Ma come avremo modo di verificare dal Decreto Legge che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale non sarà proprio così.

Intanto però si alzano voci contrarie.
Un invito alla prudenza con particolare attenzione alla risalita de contagi, come se il Green Pass fosse garanzia di alcunché in tal senso.
Il sempre presente Fabrizio Pregliasco afferma che sebbene le riaperture siano ormai improcastinabili, è necessario procedere con gradualità.
Secondo Silvio Garrattini stiamo correndo troppo.

Sulla stessa linea anche Nino Cartabellotta, presidente Gimbe che invita a non allentare le misure solo perchè lo fanno gli altri paesi.
In effetti lo ha fatto anche il Pakistan, non vorrai mica metterti al loro piano?
Mancano all’appello le virostar Bassetti e Burioni ed attendo con impazienza le loro dichiarazioni che arriveranno puntuali ne sono certo in data odierna.
Andrea Crisanti ha già detto che toglierebbe le cure mediche ai non vaccinati, sarà poi la volta dei tossicodipendenti, degli alcolizzati, degli obesi aggiungo io sarcasticamente.
E le cure a questi “cetrioli di mare” privi di cervello quando decidiamo di toglierle?

Aprire fino a che la temperatura è giusta, altrimenti ci si scotta” affermano in coro.
Abbiamo superato di slancio il senso del ridicolo e grottesco.
Del resto Mario Draghi per non scontentare il popolo che ha scelto Barabba ha dichiarato che “uno degli scopi del nuovo Decreto Legge è proprio di non smantellare tutta la struttura esistente anche perchè siamo consapevoli del fatto che un’altra pandemia potrebbe rivelarsi importante, anche tra qualche tempo, quindi vogliamo costruire una struttura permanente“.
Quindi “State Buoni se Potete” sostenitori del Green Pass, nulla è perduto, potrete continuare a mostrare il QRCode del Vostro Smartphone per prendere un gelato o per andare dal parrucchiere.
Alla fine resterà vanità di vanità.

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