Continuano senza sosta i servizi mirati alla prevenzione ed alla repressione dei reati predatori da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, che negli ultimi giorni sono riusciti a mettere a segno due colpi importanti contro la cosiddetta “microcriminalità”. In entrambi i casi, determinante è stata la tempestività dell’intervento di due pattuglie impegnate nei consueti servizi perlustrativi del territorio valdarnese e finalizzati proprio alla prevenzione ed alla repressione dei reati
Bucine − Nel primo caso, i Carabinieri di Bucine sono riusciti a ricostruire quello che è definibile quasi alla stregua di un “cold case”. L’episodio su cui è stata fatta luce, infatti, risale a svariati mesi fa, quando, nel cuore della notte, la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno ricevette una richiesta d’intervento da parte di cittadini che segnalavano la probabile presenza di alcuni intrusi all’interno di un bar-tabaccheria poco fuori l’abitato di Bucine. Nonostante l’immediata reazione dei militari dell’Arma – intervennero, fra gli altri, proprio i militari della Stazione di Bucine, ubicata nelle immediate prossimità, che erano stati svegliati di soprassalto dai rumori – una volta giunti sul posto, i militari appurarono che, vistisi scoperti, i ladri si erano dati ad una repentina fuga, abbandonando addirittura lungo il percorso la refurtiva appena trafugata. In quel preciso momento, iniziò l’indagine degli uomini della Stazione Carabinieri di Bucine, determinati ad identificare gli spregiudicati malviventi che avevano tentato il colpo, arrecando per altro ingenti danni all’esercizio commerciale.
L’indagine si è protratta per mesi, ed è stata contraddistinta da minuziosi sopralluoghi, da confronti investigativi con i colleghi di altri Reparti dei Carabinieri della provincia e da lunghe sessioni di sommarie informazioni con quei pochi testimoni che hanno potuto rendersi utili, riferendo dettagli e particolari notati quella notte e nei giorni precedenti. Testimonianze, come sempre, gesto civico importantissimo e di supporto fondamentale per la raccolta di dettagli decisivi per il buon esito delle indagini. Come spesso accade, poi, di cruciale importanza è stata anche l’analisi di alcuni filmati di videosorveglianza, e del traffico telefonico registrato nell’area nei momenti subito antecedenti e subito successivi all’episodio criminoso. Le indagini hanno consentito di deferire per tentato furto aggravato 3 correi, tutti già gravati da precedenti di polizia.
Montevarchi − Indagine lampo, invece, quella portata a termine dai Carabinieri di Montevarchi, che sono riusciti ad identificare l’autore di un furto con strappo verificatosi qualche giorno fa nel centro storico della cittadina valdarnese. Erano da poco passate le 8 del mattino, quando, su indicazione della Centrale Operativa, personale della Stazione di Montevarchi interveniva in via Maria Teresa Scrilli di quel centro storico, ove poco prima una donna di circa 55 anni era stata vittima di uno scippo. I militari, dopo aver prestato soccorso alla signora, apprendevano che poco prima, la stessa, mentre si dirigeva verso la propria autovettura, era stata avvicinata da un uomo che le aveva strappato dalle mani la borsa contenente portafogli ed effetti personali, dileguandosi poi a piedi. Nella circostanza, la donna era caduta a terra, fortunatamente senza riportare alcuna lesione.
Appena ripresasi dallo shock, aveva chiamato il 112. Stante l’evidente gravità dell’accaduto, i Carabinieri avviavano immediatamente le indagini, che nel giro di pochi giorni hanno portato al risultato sperato. Le ricerche, incentrate sul pedinamento elettronico del sospetto tramite la rete di videosorveglianza urbana, e sulla successiva individuazione fotografica, consentivano di identificare il reo quale autore del furto con strappo. La borsa sottratta, da cui erano state sottratte alcune decine di euro in contanti, è stata rinvenuta e restituita alla vittima.