La Conferenza delle donne Democratiche di Arezzo ha organizzato per DOMENICA 9 MAGGIO ALLE ORE 17,30-P.ZZA S.JACOPO E ALLE ORE 18,30 AL PARCO GIOTTO, UN FLASH MOB contro la scelta dell’Amministrazione comunale di Arezzo di istituire una o due Fondazioni a cui affidare i servizi educativi e le politiche sociali.
L’Ass. Tanti ha precisato che questa scelta, a suo parere di “grande innovazione”, avrebbe lo scopo di innovare i servizi educativi e le politiche sociali, con il coinvolgimento del terzo settore (Cooperazione sociale, volontariato, ecc.) e delle Istituzioni già esistenti come l’Istituto Fossombroni, la Fraternita dei Laici e altre Fondazioni quali il Thevenin e l’Aliotti per la co-programmazione e la concertazione.
Noi diciamo, insieme a molti altri soggetti, che per raggiungere tale scopo, non servono Fondazioni, ma basta applicare le leggi regionali e nazionali già esistenti.
Per quanto riguarda nidi e scuole dell’infanzia, la costituenda Fondazione, che vorrebbe istituire l’attuale Amministrazione, aiuterebbe la nascita di un sistema integrato. A questo proposito, va ricordato che il sistema integrato è già normato dalla Legge Regionale n. 65/2020 – che prevede anche investimenti economici da destinare negli anni a venire agli Enti Locali, in osservanza del Recovery Fund che apporterà al settore ingenti risorse. Quindi basterebbe applicare quella legge. Il Comune di Arezzo è stato il primo in Italia ad attivare fin dal 2007 il sistema integrato sul quale questa Amministrazione non ha mai investito nel suoi aggiornamento e rafforzamento.
Per le politiche sociali, sempre la Legge regionale n. 65/2020, prevede l’obbligo per i Comuni di attivare percorsi di co-programmazione e co-gestione con tutto il Terzo settore, con le varie istituzioni e soggetti interessati.
Pertanto è possibile innovare applicando le leggi regionali e nazionali, così che i servizi rimangano comunque pubblici, valorizzando la sinergia con tutti i soggetti interessati.
Spetta al Consiglio Comunale – in rappresentanza dei cittadini – agire il proprio ruolo istituzionale di programmazione e controllo.
Viceversa, le Fondazioni che come stabilisce il Codice Civile sono soggetti di diritto privato, con un proprio Consiglio di Amministrazione, equivale a privatizzare, espropriando il Consiglio comunale ed i cittadini tutti dalla programmazione, dal controllo e dalla partecipazione.
Noi riteniamo che i servizi sociali e quelli educativi siano due settori fondamentali e strategici per la crescita e il benessere di tutta la comunità che non devono essere affidati a soggetti di natura privatistica.
PORTAVOCE CONFERENZA PROV.LE
Donella Mattesini
PORTAVOCE CONFERENZA AREZZO
Giulia Travi
DELEGATA NAZIONALE
Alessandra Nocciolini