Figline: “Teatro Garibaldi, 150 anni dalla nascita”

di Laura Privileggi

Il Ministero della Cultura ha approvato il contributo per il progetto del Comune. Nuova illuminazione, caldaia a consumi ridotti e telecontrollo degli impianti.

Non poteva esserci modo migliore per festeggiare i 150 anni del nostro teatro, afferma l’assessore alla cultura Dario Picchioni.

“Un teatro più efficiente, dai consumi ridotti e con un’illuminazione tutta nuova: il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha ricevuto l’approvazione del Ministero della Cultura al finanziamento da 250mila euro di fondi Pnrr che copriranno circa 80% dell’intervento di efficientamento energetico del Teatro comunale Garibaldi di Figline.”

“Il finanziamento rientra nella terza componente della missione 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza e in particolare nella voce di investimento specifica dedicata a “Migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei”.

Si interverrà principalmente sull’illuminazione di tutti gli ambienti interni del teatro (incluso il palcoscenico), dove saranno installate nuove lampade ad alta efficienza energetica e luminosa.
 Il Teatro sarà inoltre dotato di una nuova caldaia a consumo ridotto e i nuovi impianti saranno comandati a livello centralizzato tramite telecontrollo, così da avere un monitoraggio in tempo reale dei consumi e la gestione completa anche da remoto.

“Non poteva esserci modo migliore per festeggiare i 150 anni del Garibaldi. Il teatro è uno dei simboli stessi della nostra identità, che fa del dialogo fra tradizione e contemporaneità la cifra della sua proposta culturale. Grazie a questi interventi avremo una sala ancora più capace di guardare al futuro, all’avanguardia anche dal punto di vista dell’efficienza e dei consumi pur mantenendo inalterato il suo aspetto storico, che anzi risulterà valorizzato dei nuovi impianti. L’approvazione del finanziamento è un incoraggiamento in più in vista di una stagione che sarà particolarmente ricca, per celebrare adeguatamente tre importanti ricorrenze: i 150 anni dall’inaugurazione del Garibaldi, la stagione di prosa numero 50 e la prima annata di piena riapertura delle sale dopo l’emergenza pandemica”, spiega l’assessore alla Cultura, Dario Picchioni.

Ma ripercorrendo la storia di questo gioiello architettonico decorato con stucchi dal sapore neoclassico, scopriamo che  è  inserito all’interno del cassero delle mura trecentesche, il Garibaldi venne edificato per una società di possessori di azioni per la costruzione di un teatro e stanze di conversazione detta Accademia dei Risorti, di cui faceva parte il Comune, sorta nel Novembre 1859, alla cui presidenza era il Conte Alfredo Serristori.

Fin dal Settembre 1860 venne incaricato del progetto l’ingegnere architetto Angelo Pierallini.  Aperte le stanze di conversazione il 28 Gennaio 1869 con una festa da ballo, il teatro, venne intitolato a Giuseppe Garibaldi  ed inaugurato il 16 Aprile 1872 con l’opera Ernani di Giuseppe Verdi,  mentre il 7 Giugno 1884 fu messa in scena la prima rappresentazione di prosa  “Arduino d’Ivrea” di Stanislao Morelli.

Nel 1878 venne acquistato da alcuni cittadini figlinesi che nel Gennaio 1879 costituirono l’Accademia dei Concordi.  Attivo fino al 1957, dopo un periodo di abbandono ed il successivo restauro, è stato riaperto il 7 Ottobre 1995.