di Laura Privileggi
Nel 2021 raccolte oltre 10.000 tonnellate di materiali differenziati, ulteriore diminuzione dei rifiuti indifferenziati prodotti, poco sopra 2500 tonnellate.
A due anni esatti dall’avvio del sistema di raccolta “porta a porta” integrale su tutto il territorio comunale, a Figline e Incisa Valdarno la percentuale di raccolta differenziata nel 2021 – dati ancora non certificati da Agenzia regionale recupero risorse – si è attestata al 79,40%, con un incremento del +1,90% rispetto al 2020. Se confrontata con il dato 2019, quando non era ancora in essere il servizio di raccolta porta a porta, l’incremento in due anni dei materiali correttamente differenziati è stato quasi del +20%. Parallelamente è continuato a diminuire il dato dei rifiuti non differenziati raccolti, sceso nel 2021 a 2.585 t (nel 2020 furono 2.725 t, già dimezzate rispetto al 2019, ultimo anno senza “porta a porta”).
In dettaglio, nell’anno appena concluso sono state raccolte e avviate a riciclaggio e compostaggio 10.056 t di rifiuti differenziati, con un + 1,90% rispetto al 2020, mentre la quantità di rifiuti indifferenziati raccolti si è ulteriormente ridotta, passando da 2.725 t a 2.585 t; in totale, nel 2021 sono state raccolte 12.642 t di rifiuti (10.056 t differenziati e 2.585 t di non differenziati), con una produzione complessiva che è risalita rispetto al 2020 (quando furono in totale 12.056 le t raccolte).
Nel corso del 2021, non condizionato pesantemente dalla pandemia come il 2020 quando per due mesi furono chiusi gli ecocentri dello Stecco e del Burchio, le 11.300 utenze (domestiche e non domestiche) cittadine hanno ricominciato ad utilizzare sistematicamente le due strutture per avviare a smaltimento quei rifiuti che, per caratteristiche e dimensioni, non vanno consegnati al servizio domiciliare: gli accessi allo Stecco sono stati 12.782 (+51% rispetto al l 2020 quando furono 8.297) mentre al Burchio gli accessi sono stati 9.737 (+95% rispetto al 2020 quando furono 4.989). Ottima anche la risposta di conferimento rifiuti all’Ecofurgone, utilizzato da 356 utenti (+ 117% rispetto al 2020) al mercato di Figline, da 241 utenti (+54% rispetto al 2020) al mercato di Incisa e da 270 utenti (+79% rispetto al 2020) al mercato del Matassino.
“A due anni dall’avvio del porta a porta – commenta l’assessore all’Ambiente, Paolo Bianchini – siamo felici di vedere che la raccolta porta a porta continui ad andare molto bene. Ci attestiamo, infatti, alle soglie dell’80%: un risultato che non è solo indice di corretta differenziazione dei rifiuti da parte dei nostri cittadini ma anche del loro impegno, in prima persona, nel salvaguardare l’ambiente, utilizzando anche i servizi collaterali, primo tra tutto l’Ecofurgone presente in ogni primo mercato del mese a Figline, Incisa e Matassino. Il dato, inoltre, è ancora più positivo se si considera che la pandemia ha avuto degli effetti negativi anche sulla raccolta differenziata, perché i tanti contagiati da Covid, presenti purtroppo anche sul nostro territorio, non hanno avuto la possibilità di seguire la normale esposizione dei rifiuti porta a porta e non hanno, quindi, differenziato correttamente i rifiuti, facendo sacchetti unici di indifferenziato. Un risultato, quindi, che è dei nostri cittadini, che voglio ringraziare uno a uno per una buona pratica che porta un valore aggiunto all’intera comunità”.
“Il risultato raggiunto – precisa il Direttore area territoriale di Alia Servizi Ambientali, dimostra chiaramente che cittadini e istituzioni hanno condiviso pienamente il messaggio racchiuso nel nostro progetto di trasformazione dei servizi, superando da subito le diffidenze iniziali che un sistema di raccolta come quello della raccolta domiciliare porta con sé. È aumentata la raccolta differenziata, è aumentato il tasso medio di partecipazione dei cittadini ai servizi collaterali di raccolta quali Ecofurgoni ed Ecocentri, è aumentata la loro sensibilità ambientale con una raccolta dell’indifferenziato che si è sensibilmente ridotta a vantaggio di quella differenziata di qualità. Un bel messaggio in linea con la rivoluzione verde che il nostro territorio si accinge a vivere nel solco di scelte economiche di sviluppo concretamente circolari.”