“Vi avevamo avvisato a maggio: – così inizia la nota di Federico Pisani, responsabile romano del Blocco Studentesco – la linea sulla scuola era già tracciata da anni e, come potevamo immaginare, il nuovo governo non si è minimamente discostato dal programma di decrescita. Secondo le tabelle allegate alla nuova manovra ci saranno ulteriori tagli. Infatti, i 52,3 miliardi di euro dovrebbero lasciare il posto ai 51,9 miliardi nel 2023, per poi arrivare a 48 miliardi nel 2025. Quindi, 4 miliardi in meno, come già previsto dal governo Draghi.
“Il Blocco Studentesco – continua la nota – ha la memoria lunga e non si lascia di certo ingannare dalle false promesse del ministro Valditara. Per questo abbiamo affisso nella notte diversi striscioni: davanti al liceo Augusto, all’istituto Carlo Cattaneo, al liceo Machiavelli e al Ministero. Tutti contornati da alcuni manichini impiccati che rappresentano l’istruzione, martoriata e uccisa da tanti governi, compreso quello attuale.”
“Questa scuola va rifondata – conclude la nota – Non basta cambiare i nomi ai ministeri ed infarcirli di belle parole. Il Blocco Studentesco non darà pace al nuovo ministro finché non verrà fatto il bene degli studenti.”