Il 20 luglio è finalmente uscito nelle sale cinematografiche italiane il film Barbie.
Al botteghino nordamericano, il film ha registrato il miglior debutto dell’anno 2023 con un incasso record di 155 milioni di dollari nel primo fine settimana.
Weekend d’esordio straordinario anche in Italia dove sono stati staccati oltre un milione di biglietti (oltre 7,7 milioni di euro d’incasso) nonostante le temperature proibitive estive.
Il film ha dato a tutti la scusa per vestirsi di rosa?
Direi proprio di SI visto che il rosa è il colore del momento o forse tutti volevano soltanto una scusa per indossarlo.
All’esterno dell’UCI Cinema di Arezzo è ancora più chiaro che ci si trova di fronte a un fenomeno di massa, qualcosa che ha unito i fan, quasi un rituale in una vera e propria esperienza condivisa: in omaggio a Barbie, in sala tutti vestiti di rosa.
Una sorta di Pink Mania con centinaia di ragazzine all’interno del Centro Commerciale il Magnifico che indossano il vestito bianco e rosa della protagonista Margot Robbie, oppure una gonnellina bianca abbinata ad un top di colore rosa luccicante come la loro bambola del cuore adesso diventata anche un film.
Un summer daily look “Barbie style” dalla testa ai piedi.
Alcune sono riuscite addirittura ad acquistare le scarpe Superga griffate Barbie, una collaborazione tutta italiana con i modelli classici arricchiti di icone, dettagli rosa shocking e maxi platform.
Ecco che alcune ragazzine mostrano orgogliose la loro Pliage Filet XS di Longchamp è in perfetto Barbiecore.
E ancora tutine rosa attillatissima, capelli legati in una coda di cavallo e poi oltre al blush e al mascara una linea di eyeliner molto marcata.
Insomma è davvero una festa di colore, sorrisi ed allegria.
La campagna pubblicitaria di Barbie è stata strepitosa.
Improvvisamente le città si sono tinte di rosa e la bambola della Mattel con il volto di Margot Robbie ha cominciato ad apparire in ogni dove.
Non posso purtroppo spoilerare nulla del film poiché non mi hanno fatto entrare!
La mia età ed i capelli bianchi non mi ha permesso di convincere gli operatori all’ingresso del cinema di essere un sosia di Ken.