di Laura Privileggi
“Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro, World Cancer Day, promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)”.
La Giornata, giunta al ventiduesimo anniversario, rappresenta un importante richiamo a riflettere su cosa ognuno può fare per combattere questa malattia.
“Close the Care Gap – Everyone deserves access to cancer care” (Colmare il gap sulla cura – Tutti meritano l’accesso alla cura del cancro) è il tema della campagna della Giornata 2022. Lo slogan richiama l’attenzione sull’importanza della comprensione e del riconoscimento delle disuguaglianze nella cura del cancro in tutto il mondo”.
In occasione della Giornata il ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato: “La prevenzione è la prima arma per la lotta contro il cancro. La pandemia ha causato dei rallentamenti nelle attività di screening, nelle visite e negli interventi chirurgici. Per recuperare il terreno perduto abbiamo stanziato un miliardo di euro. Dobbiamo continuare ad investire in ricerca e in una sanità più vicina alle persone. Ricordiamoci che la prevenzione resta il migliore strumento di lotta e di vita. Prendiamoci cura di noi stessi e della nostra salute, ha ribadito il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai colorando la sua città di rosa.
Spostandoci nel Valdarno fiorentino Gianni Amunni direttore ISPRO spiega l’importanza della prevenzione nella lotta contro il cancro ericorda l’importanza del Calcit Valdarno Fiorentino che si adopera da anni.
“Oggi è l’ennesima occasione che ognuno di noi ha di lottare, informarsi e prendere posizione per combattere questa malattia.
Scorrendo i dati che fornisce ISPRO, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Toscana, scopriamo che tutti (o quasi) i cittadini della regione sono stati raggiunti dall’invito a sottoporsi agli screening. Solo per fare qualche esempio: per lo screening alla mammella è stato raggiunto il 96% delle donne con un’adesione (ovvero coloro che poi si sono sottoposte al controllo) del 70,2%; per lo screening al collo dell’utero sono state raggiunte tutte le donne (100%) con un’adesione del 56%; per lo screening al colon-retto è stata raggiunto il 95% della popolazione femminile, con un’adesione del 45%. “Questi numeri ci dicono che la Toscana è tra le migliori regioni italiane” ad affermarlo Gianni Amunni, con orgoglio.