Spegne quaranta candeline uno degli appuntamenti più amati dell’estate valdarnese San Giovanni festeggia questa edizione con due “eroi” delle 4 corde. E’ iniziato il 7 luglio il Valdarno Jazz Festival, la manifestazione diffusa sul territorio compreso tra Firenze ed Arezzo che porta in Toscana le grandi stelle del jazz ma guarda anche ai giovani talenti da coltivare in casa; una rassegna figlia della direzione artistica di Gianmarco Scaglia e Daniele Malvisi.
E San Giovanni è pronta ad accoglierlo con in programma due appuntamenti leggendari nella sua cornice più caratteristica.
“Valdarno Jazz Summer Festival – dichiara l’assessore alla cultura Fabio Franchi – taglia il traguardo delle quaranta edizioni, e a San Giovanni con la con due prestigiosissimi concerti. Due leggende assolute del jazz, due musicisti poliedrici, che hanno segnato la storia del jazz e della musica, hanno scelto San Giovanni per la loro esibizione all’interno del Festival, nella splendida e suggestiva cornice di Piazza Masaccio, apprezzata già – negli ultimi anni – da jazzisti del calibro di John Patitucci e Horacio Hernandez, che sono stati estasiasti di esibirsi nella nostra città. Due concerti di livello internazionale, che Valdarno Jazz offre agli appassionati. Dave Holland sarà a San Giovanni, una delle tre tappe italiane, una esclusiva toscana, del Toti che lo sta portando un giro in Europa: insieme alla Francia, all’Olanda, ecc., nel suo tour spiccherà proprio San Giovanni Valdarno, che ormai da molti anni è tra le location più apprezzate e prestigiose della musica jazz. E dopo il bassista Dave Holland, la rassegna si chiuderà con un’altra leggenda: il batterista statunitense Peter Erskine, musicista di profilo internazionale, presente in ben seicento dischi, e a suo tempo elemento di punta dei mitici Weather Report. Sarà proprio Peter Erskine, con gli stessi musicisti con cui è candidato al Grammy 2023, a chiudere due settimane che – con concerti di varie rassegne – vedranno San Giovanni essere il cuore della musica internazionale di qualità nell’intero Valdarno.”
Un’edizione definita granitica dai due direttori artistici, che segna la chiusura di un cerchio e l’apertura di un nuovo ciclo.
“Gli appuntamenti di San Giovanni – spiega il direttore artistico del Valdarno jazz Daniele Malvisi – delineano un ponte tra il nostro festival e la storia di questa musica. Ospitare due leggende di quest’arte della libertà creativa rappresenta al meglio la nostra visione di cultura della musica. Se da un lato ci operiamo per promuovere i nuovi talenti del territorio, dall’altro c’è la volontà di collocare le loro realtà di giovani musicisti all’interno di un contesto che li coinvolge dal punto di vista identitario all’interno di un panorama globale e internazionale. Da questo punto di vista non possiamo esimerci dal ringraziare sentitamente l’assessore Franchi e tutto il comune di San Giovanni per aver condiviso con noi un sogno, che ad ogni edizione diventa realtà”.
Domenica 16 luglio alle 21,30, piazza Masaccio accoglie il primo grande nome di questa edizione, il Dave Holland New Quartet (ingresso € 18/16 ridotto). Dave Holland al basso Kris Davis al pianoforte, Jaleel Shaw, al sax e Nasheet Waits alla batteria sono la promessa di una serata indimenticabile.
Dave Holland è un celebre bassista, compositore e bandleader la cui passione per l’e-spressione musicale di tutti gli stili e la dedizione alla creazione di ensemble innovativi hanno dato vita a una carriera di oltre 50 anni nella quale ha ottenuto i massimi riconoscimenti, tra cui molteplici Grammy Award. Punto di riferimento del basso acustico ed elettrico, Holland è cresciuto in un’epoca in cui i generi musicali – jazz, rock, funk, avanguardia, folk, musica elettronica e altri – si fondevano liberamente per creare nuovi percorsi musicali. È salito alla ribalta in gruppi rivoluzionari guidati da leggende come Miles Davis, Stan Getz, Sam Rivers, Betty Carter e Anthony Braxton, nonché in collaborazioni con artisti del cali-bro di Chick Corea, Gary Burton, Jack DeJohnette e John McLaughlin. Oggi è altrettanto celebrato per i suoi notevoli ensemble, che vanno dai duo e trio alle big band, con collaboratori innovativi come Steve Coleman, Robin e Kevin Eubanks, Jason Moran, Chris Potter ed Eric Harland.
La manifestazione chiude sabato 29 luglio sempre in piazza Masaccio (ingresso € 18/16 ridotto) calando l’asso sul finale col concerto del Peter Erskine Quartet featuring Alan Pasqua, Darek Olen e George Garzone. Un quartetto formidabile, per la prima volta in Europa insieme: Peter Erskine alla batteria, Alan Pasqua al pianoforte, Darek Oles al contrabbasso e George Garzone al sax. Peter Erskine è un’icona del jazz mondiale che ha scritto pagine di storia musicale. Nasce nel New Jersey e inizia all’età di quattro anni a suonare la batteria; a diciotto inizia già la sua carriera da professionista con la Stan Kenton Orchestra, ma è con i Weather Report che il mito ha inizio davvero: insieme a Jaco Pastorius e Joe Zawinul diventa membro fondamentale nell’epoca d’oro della “Fusion Band” per eccellenza, registra cin-que dischi, tra i quali il famoso live “8.30”, premiato con un Grammy Awards.