Il bando punta a favorire la ripresa degli investimenti in beni materiali e immateriali delle Micro, Piccole e Medie Imprese artigiane, industriali, manifatturiere e dei settori turistico, commerciale, culturale e terziario, anche di nuova costituzione, nonché dei professionisti.
Saranno ammesse soltanto le imprese e i professionisti che dal 1° febbraio 2020 non abbiano operato licenziamenti per ragioni economiche o giustificato motivo oggettivo del proprio personale dipendente, e che si impegnano a non farne nei 12 mesi successivi alla comunicazione di ammissione al finanziamento.
L’aiuto sarà concesso nella forma di contributo a fondo perduto nella misura minima del 40% del costo totale ammissibile sugli investimenti. Tale percentuale potrà essere incrementata del 5% qualora gli investimenti siano finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 (sia investimenti per la messa in sicurezza dei lavoratori che per l’organizzazione del lavoro con modalità smart working); del 10% nel caso l’investimento riguardi beni materiali ed immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese; del 10% per le imprese che assicurino un incremento occupazionale durante la realizzazione dell’intervento e comunque entro la conclusione dello stesso.
Il costo totale dell’intervento ammissibile va da un minimo di 20mila ad un massimo di 200mila euro. Sono ammissibili le spese effettuate a partire dal 1° febbraio 2020 al 1° febbraio 2021 per investimenti in beni strumentali nuovi, materiali ed immateriali, per interventi su immobili, acquisto impianti, messa in sicurezza dei locali sede di attività delle imprese comprese le opere di sanificazione.
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9 del 24 settembre (giorno successivo alla pubblicazione sul BURT del relativo decreto) dal sito di Sviluppo Toscana.