Fra i tantissimi visitatori giunti da ogni parte d’Italia per vedere la mostra di Stefano Chiassai “Diario di un Lockdown 8 marzo 2020 – 31 agosto 2021” ce n’è stato uno d’eccezione.
L’accademico, storico dell’arte e critico d’arte contemporanea Vincenzo Trione sabato 8 gennaio è arrivato nella città di Masaccio per ammirare il lavoro dell’artista sangiovannese esposto alla Pieve di San Giovanni Battista.
Nel 2015 Trione è stato il curatore del Padiglione Italia della 56esima Biennale di Venezia – arti visive, intitolato Codice Italia ed è direttore scientifico dell’enciclopedia Treccani “arte contemporanea”, la prima dedicata all’arte contemporanea a livello internazionale, un progetto iniziato nel 2016, che ha visto la pubblicazione dell’opera, in quattro volumi, poche settimane fa. Membro del Comitato scientifico del Csac, presidente della Fondazione Scuola dei beni culturali, professore associato di Storia della critica d’arte presso la Seconda Università degli Studi di Napoli e professore di Arte e media presso l’Università Iulm di Milano, è firma autorevole del Corriere della Sera. In questi giorni è uscito il suo ultimo libro edito da Einaudi “Artivismo. Arte, politica, impegno”.
La moglie Paola Maddaluno, professoressa di Design del tessuto presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e Storia della moda nell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che era insieme a lui a San Giovanni Valdarno, ha curato un saggio del libro “Diario di un Lockdown 8 marzo 2020 – 31 agosto 2021”.
Accolti dal sindaco Valentina Vadi, dall’assessore alla cultura Fabio Franchi e, ovviamente, dall’autore della mostra Stefano Chiassai, Vincenzo Trione e Paola Maddaluno hanno visitato il centro storico della città e la mostra in Pieve che è rimasta aperta fino a domenica 9 gennaio.
I disegni narrano alcuni momenti vissuti durante il tempo della pandemia da Coronavirus. Su fogli bianchi Chiassai ha “inciso” parole, linee, figure, geometrie, pattern, corpi.
Un dialogo immaginario, un viaggio introspettivo, un’opportunità per conoscere e approfondire un delicato momento storico.
“San Giovanni è stata una scoperta bellissima – ha dichiarato Vincenzo Trione – con i suoi monumenti, le vie del centro, le botteghe di artigiani e le sue mostre. Ho apprezzato, alla Pieve, come il lavoro di Chiassai si integri in maniera rispettosa e attenta con l’architettura circostante. Non era facile portare disegni e commenti visivi di attualità all’interno di un contesto storico del genere. Invece credo che l’allestimento salvaguardi l’identità del luogo esaltando il lavoro dell’artista”.
La mostra, che si è conclusa domenica, ha registrato un totale di 1610 visitatori.
“Non mi sarei mai aspettato un così grande apprezzamento”, ha commentato Chiassai. “Tante visite non solo dal Valdarno ma da tutta la Toscana e anche da fuori regione. Molti amici, conoscenti, persone che mi seguono sui social e sono venuti appositamente per la mostra, sono poi rimasti estasiati dalla nostra splendida città, dagli allestimenti natalizi, dalle varie iniziative. Un grazie all’Amministrazione e a tutti coloro che hanno collaborato per realizzare questo progetto”.
Prima di ripartire Vincenzo Trione e Paola Maddaluno si sono recati anche a Casa Masaccio dove, fino al 6 febbraio, è allestita la mostra “Mehr Licht!”- (più luce!) curata da Rita Selvaggio che riunisce sette artisti di varie nazionalità e generazioni i cui lavori, selezionati per questa occasione, si focalizzano su fenomeni percettivi e sull’idea che la luce stessa possa essere sia soggetto che materia dell’arte.