Anche in un periodo in cui gli eccessi della movida sono sostanzialmente impossibili a causa della normativa in tema di contenimento del fenomeno epidemiologico, i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno non abbassano la guardia in tema di prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti e di abuso di bevande alcoliche. Due gli interventi nei giorni scorsi, a Terranuova Bracciolini e a Bucine.
Il primo, nella tarda serata di qualche giorno fa, ha visto operare la pattuglia della Stazione Carabinieri di Terranuova, impegnata nei consueti servizi di perlustrazione del territorio, a vegliare nella notte sulla tranquillità del sonno dei cittadini. I militari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria una 27enne calabrese, con alle spalle svariati precedenti specifici, trovato alla guida sia sotto l’effetto di sostanze stupefacenti che di sostanze alcoliche. In particolare, i Carabinieri, intervenuti in occasione di un sinistro stradale in cui era rimasta coinvolta una sola autovettura, hanno riscontrato che il racconto dell’accaduto offerto dal conducente del veicolo e dal suo accompagnatore era del tutto incompatibile con la dinamica dell’incidente per come la stessa emergeva dagli elementi oggettivi.
In particolare, l’uomo riconduceva il sinistro ad una manovra fatta per evitare un’altra autovettura, del cui transito e della cui frenata, però, non c’era nessuna traccia. I due uomini, inoltre, nel riferire l’accaduto mostravano evidenti segnali di irrequietezza e di nervosismo. Insospettitisi, i Carabinieri hanno deciso allora di approfondire il controllo, effettuando una perquisizione veicolare, al termine della quale rinvenivano circa 3 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
A quel punto, il conducente veniva invitato a sottoporsi alle previste analisi di laboratorio per l’esaltazione dell’eventuale presenza di tracce di alcol e/o stupefacenti nell’organismo, risultando positivo ad entrambi gli esami. Il conducente è stato conseguentemente deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per guida sotto gli effetti di sostanze stupefacenti ed alcoliche, prevista dal Codice della Strada, mentre sia lui che il passeggero sono stati segnalati alla Prefettura di Arezzo per possesso ai fini di uso personale di sostanza stupefacente.
L’altro episodio, come detto, si è registrato a Bucine, ed in particolare nella piccola frazione di Badia Agnano. La dinamica è stata, almeno in parte, sostanzialmente la stessa. Anche in questo caso, infatti, la pattuglia della locale stazione dell’Arma è intervenuta in occasione di un incidente senza feriti, che aveva visto coinvolti un’autovettura ed un furgone impiegato per il trasporto di rifiuti. Nell’occorso, i militari operanti, notando che dall’abitacolo dell’auto fuoriusciva un odore acre riconducibile a quello delle sostanze stupefacenti, decidevano di sottoporre il conducente a perquisizione personale e veicolare, trovandolo in possesso di uno spinello.
A quel punto, il conducente veniva accompagnato in ospedale ed invitato a sottoporsi alle previste analisi di laboratorio per l’esaltazione dell’eventuale presenza di tracce di stupefacenti nell’organismo, risultando positivo e venendo conseguentemente deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per guida sotto gli effetti di sostanze stupefacenti. Non andava meglio ai conducenti del furgone impiegato per il trasporto di rifiuti, atteso che i carabinieri di Bucine accertavano che i medesimi stavano svolgendo l’attività senza nessuna autorizzazione. I due, i quali, addirittura, non risultavano neanche iscritti all’albo dei gestori ambientali, sono pertanto stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per il reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”, previsto dal Testo Unico delle norme in materia ambientale. Anche questo – quello della tutela ambientale – un settore in cui l’Arma dei Carabinieri sta intensificando gli sforzi.