Dalla preistoria alla modernità: una mostra e un convegno di interesse nazionale a Montevarchi su progettazione, sviluppo e utilizzo delle armi nel corso dei secoli. L’evento, dal titolo “Evoluzione delle armi nell’evoluzione del pensiero”, è in programma per domenica 5 maggio e verrà ospitato dai locali del circolo Stanze Ulivieri in piazza Garibaldi che diventerà un luogo di conoscenza, studio e confronto attraverso un percorso che accompagnerà dalle prime punte di freccia in pietra fino alla bomba nucleare. Il valore divulgativo della giornata, a partecipazione libera e gratuita, è confermato dai patrocini di Comune di Montevarchi, Regione Toscana, Museo Paleontologico e Accademia Valdarnese del Poggio.
Il cuore dell’iniziativa sarà la conferenza che, al via dalle 15.00 con i saluti delle autorità, entrerà nel vivo dalle 15.30 con le parole di Maurizio Boldrini (perito balistico e oplologo) che offrirà una prospettiva diversa sul concetto di “arma” come di uno strumento che, nel corso dei millenni, ha conosciuto un’evoluzione sinergica con la generale evoluzione del genere umano e della civiltà. Nella preistoria, ad esempio, le armi erano utensili e attrezzi che hanno permesso ai primi uomini di migliorare la loro condizione di vita, passando da prede a predatori, ma le armi hanno portato un contributo anche in termini di sicurezza, hanno giocato un ruolo importante nella risoluzione di controversie e hanno spesso fatto da deterrente allo scoppio di nuovi conflitti. Le parole della conferenza saranno sostenute dall’esposizione di alcune armi per permettere di osservare gli oggetti al centro della relazione e di avere una visione concreta della loro evoluzione.
Il programma della giornata prenderà il via già alle 11.00 con l’apertura di una mostra visitabile fino alle 18.00 dove saranno riunite una serie di armi messe a disposizione da alcuni collezionisti. Gli oggetti esposti permetteranno di percepire gli sviluppi tra periodi storici diversi attraverso pezzi iconici tra cui spicca una coppia di pepperbox dell’inizio del 1800 e un raro Stg 44 antesignano dei moderni fucili d’assalto, oltre a reperti litici del paleolitico che verranno illustrati da Alberto Arrigucci (ricercatore di manufatti litici e studioso di paletnologia). L’organizzazione dell’evento ha fatto affidamento anche sulla collaborazione di alcuni partner del territorio tra cui Cantina Fregnan, Range Rover Classic e S.E.I.A.
«La conferenza – spiega Maurizio Boldrini, – partirà dall’analisi delle forme preistoriche per giungere gradualmente al moderno concetto di arma, con un’analisi a 360° in stretta correlazione con le evoluzioni sociali, culturali e civili. Tutto questo, supportato dalla possibilità di osservare alcuni rari pezzi da collezione e dalla condivisione di studi e ricerche su documenti d’epoca per capire come sono cambiate la progettazione, l’utilizzo e le finalità delle armi dai primi utensili preistorici fino alla più temuta bomba nucleare che, nell’ultimo secolo, è stata un deterrente per impedire lo scoppio di nuove guerre mondiali».