Giovedì 7 settembre torna il tradizionale concorso di rificolone e zucche in piazza Masaccio organizzato dalla Pro Loco di San Giovanni Valdarno con il patrocinio del Comune. E il giorno prima, mercoledì 6 settembre, appuntamento con il Girotondo di favole a cura dell’associazione culturale Masaccio
Torna la festa della Rificolona a San Giovanni Valdarno con il tradizionale concorso di rificolone e zucche organizzato dalla Pro Loco di San Giovanni Valdarno, con il patrocinio del Comune, e particolarmente apprezzato dai bambini di tutte le età.
Si inizia mercoledì 6 settembre alle 21 in centro storico con il “Girotondo di favole”, uno spettacolo itinerante dedicato ai più piccoli a cura dell’associazione culturale Masaccio.
La prenotazione è obbligatoria chiamando il numero 0559126268.
Il giorno seguente, giovedì 7 settembre appuntamento alle 16,30 con il laboratorio di rificolone e zucche in collaborazione con il Progetto Cittadini attivi.
Dalle 20,45 il ritrovo per rificolone, zucche e loro creatori sarà in piazza Cesare Battisti; da lì partirà la sfilata per le vie del centro storico che arriverà in piazza Masaccio alle 21,15 circa per la benedizione e la fiaccolata dal campanile. A seguire si svolgerà il concorso vero e proprio con la premiazione dei vincitori. Condurrà la serata Alessandro Forni con la partecipazione di Massi Fruchi e del gruppo canoro Lovah dell’associazione culturale Paro Paro.
Fino a martedì 12 settembre, nelle vetrine dei negozi del centro, sarà possibile ammirare la mostra fotografica “Rificolona – dagli anni ’50 ad oggi” a cura del Centro Commerciale Naturale.
Ma che cos’è la Rificolona?
La festa della Rificolona nasce a Firenze, quando gli abitanti del contado raggiungevano Piazza della Santissima Annunziata, alla vigilia della festa della Natività della Madonna (8 settembre); questi pellegrini rischiaravano il loro cammino con fiaccole e lanterne di vario genere, illuminando anche le strade delle città e rappresentando uno spettacolo per la popolazione fiorentina. I fiorentini che assistevano a questa luminosa “sfilata”, chiamavano le donne del corteo – tipicamente robuste e con goffi abbigliamenti – “fierucolone” e da qui deriva il nome rificolone. Le rificolone erano ispirate alle lanterne dei pellegrini ed erano realizzate con fantocci di carta che rappresentavano le robuste campagnole, a cui veniva applicato un lume sotto la sottana e venivano appese ad una lunga canna e portate in giro per la città. Anche a San Giovanni Valdarno, come a Firenze, la festa della Rificolona ha origini religiose ed è legata all’immagine miracolosa della Madonna delle Grazie e ai festeggiamenti legati alla sua incoronazione. La forma attuale della festa della Rificolona nasce nel secondo dopoguerra, diventando così la Rificolona dei bambini e caratterizzandone l’edizione sangiovannese
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