Dopo gli incontri on line delle scorse settimane, al via i primi laboratori pratici per i ragazzi e le ragazze di San Giovanni Valdarno che desiderano diventare “cittadini” consapevoli, responsabili e propositivi e attivare le proprie comunità di riferimento. Prossimo appuntamento domenica 3 aprile all’oratorio Don Bosco
Non si fermano le attività del percorso partecipativo “Scuola di cittadinanza e di comunità”, promosso dal Comune di San Giovanni Valdarno e cofinanziato dall’Autorità regionale per la partecipazione della Regione Toscana.
L’obiettivo del progetto è coinvolgere i ragazzi e le ragazze di San Giovanni Valdarno nella definizione degli spazi della città in cui migliorare la convivenza. I giovani potranno assumere il ruolo di “cittadini”, promotori di coesione sociale della comunità e risorsa. Un modo da un lato per rendere i ragazzi consapevoli e responsabili e, dall’altro, per fornire loro gli strumenti per fare comunità.
Moltissimi i ragazzi e le ragazze che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa portando idee, proposte e voglia di mettersi in gioco.
Dopo i primi incontri pomeridiani on line che si sono svolti nel mese di marzo, domenica scorsa, negli spazi dell’oratorio Don Bosco, è stato organizzato il primo appuntamento in presenza. Dalla teoria si è passati alla pratica: ai giovani sono stati forniti alcuni strumenti fondamentali per attivare le proprie comunità di riferimento.
Il laboratorio proseguirà domenica 3 aprile con una prima parte, la mattina, riservata a coloro che hanno aderito al progetto e una seconda parte, dalle 14,30 alle 16,30 aperta a tutta la cittadinanza. Chiunque potrà partecipare, scoprire gli obiettivi della “scuola di cittadinanza e di comunità” e portare il proprio prezioso contributo.
“Una vera sorpresa questa scuola di cittadinanza”, commenta l’assessore all’istruzione, alle politiche sociali e alla partecipazione di San Giovanni Valdarno Nadia Garuglieri. “Doveva essere dedicata a venti ragazzi/e invece più di cinquanta hanno seguito il corso on line ed il primo laboratorio in presenza ha visto la partecipazione di circa quaranta fra ragazzi e ragazze. Argomenti come ‘partecipazione’, ‘cittadinanza attiva’, ‘gestione di beni comuni’, pensavo non avessero grande appeal sulle nuove generazioni. Invece, come alcune volte succede, la realtà mi ha piacevolmente stupito. I giovani si sono messi in gioco e, nelle idee che hanno espresso, nei primi progetti proposti, è chiara la consapevolezza di voler essere protagonisti, anche, appunto, nel rendere i luoghi della città dove vivono più rispondenti ai loro bisogni. E’ bello vedere che in questo periodo storico, caratterizzato da forti spinte individualistiche, dalla ricerca di soluzioni personali, i giovani possano accettare con entusiasmo ed energia di parlare di strumenti partecipativi e, attraverso questi, essere disponibili a portare un proprio contributo nella gestione di beni comuni”.
Iscrivendosi a questo link https://bit.ly/scuola_cittadinanza_adesione è possibile rimanere informati sulle attività, in particolare sui laboratori partecipativi finalizzati alla proposta di patti di collaborazione tra cittadini e Amministrazione comunale.