E’ stata inaugurata oggi, lunedì 10 luglio, la Cittadella dello sport a San Giovanni Valdarno. Una giornata attesa e molto partecipata, un traguardo importante non solo per gli amanti del calcio, ma per l’intera collettività sotto un più ampio punto di vista sportivo e sociale con spazi dedicati a passioni differenti.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini, l’assessore allo sport Nadia Garuglieri, il presidente della Marzocco Sangiovannese Maurizio Minghi e il presidente Comitato biancoazzurro Marco Merli. Hanno partecipato inoltre, con emozione e soddisfazione, i familiari di Arduino Casprini, di Ivo Giorgi, di Graziano Gioli, di Gabriele D’Uva, di Ruben Bindi, di Marino Brandini, di Mauro Calvani, di Rino Ciantini. Ma anche appassionati, gli ultras, cittadini e cittadine che, nonostante il caldo afoso hanno voluto condividere insieme questo significativo momento.
“Oggi è una giornata bella ed importante per la nostra comunità cittadina – ha dichiarato il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi dopo aver citato e ringraziato tutti i presenti – inauguriamo la Cittadella dello Sport di San Giovanni Valdarno e gli interventi di messa in sicurezza dello stadio Virgilio Fedini che questa Amministrazione Comunale ha voluto portare avanti, con forte convincimento, investendo oltre un milione e mezzo di risorse. Nell’estate dello scorso anno fervevano i lavori allo Stadio e nelle aree Ciantini-Calvani, ed oggi, un anno dopo entrambe vengono restituite alla città in tutta la loro bellezza e costituiscono, per le opportunità che offrono, un punto di riferimento della zona Nord di San Giovanni, rinata in questi quattro anni”.
Nel 2019 una parte importante delle aree sportive dell’Antistadio e del Calvani versavano in una condizione di degrado e sullo Stadio Fedini pesava una condizione critica. Nessun progetto avviato e finanziato che potesse essere risolutivo: le indagini sismiche eseguite sulla struttura nel 2018 avevano, infatti, posto un limite all’uso dello stadio entro la fine del 2020, cosa che ne avrebbe pregiudicato l’utilizzo per il campionato 2020-2021 con il conseguente ed obbligatorio spostamento della squadra in altra sede.
“Siamo riusciti a scongiurare questo scenario – ricorda il primo cittadino – trovando un finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ci ha consentito di realizzare la progettazione delle opere necessarie al mantenimento della agibilità dello stadio, finanziando, poi, i lavori con risorse pubbliche. Questo ci ha permesso di procedere all’adeguamento sismico della tribuna coperta e alla realizzazione della nuova recinzione esterna dello stadio, per un importo di oltre mezzo milione di euro. Accanto a questo, i lavori di riqualificazione delle aree Ciantini-Calvani appena inaugurate, che sono stati realizzati nell’ambito della nuova convenzione con la Marzocco Sangiovannese e che hanno visto un impegno economico per il Comune di un milione di euro. Si tratta, in entrambi i casi – sia per lo Stadio che per l’area sportiva – di una volontà politica chiara e di una scelta che abbiamo voluto indirizzare per la nascita della Cittadella dello Sport in un rinnovato rapporto con le società che hanno in gestione questi spazi sportivi”.
A questo proposito i ringraziamenti a Marco Merli e Maurizio Minghi, la Sangiovannese e la Marzocco, senza i quali il progetto non sarebbe stato possibile.
“In questi anni in cui il progetto ha preso forma, la collaborazione del Comune con le società sportive è stato intenso, produttivo ed efficace ed è stata proprio la società, in un rinnovato rapporto convenzionale con il Comune, a seguire direttamente i lavori di riqualificazione delle aree Ciantini-Calvani. Credo che con la Cittadella dello Sport abbiamo delineato un modello convenzionale nuovo che potrebbe essere replicato, favorevolmente, negli anni futuri, anche in altri spazi pubblici gestiti dalle società sportive. Questo ‘protagonismo’ delle due società sportive a fianco dell’Amministrazione comunale ha portato benefici importanti per la nostra comunità visibili a tutti, per cui, consentitemi di ringraziare ancora Marco e Maurizio. E insieme a loro , la Marzocco, la Sangiovannese, i dirigenti, gli sponsor e i funzionari del Comune che hanno collaborato a stretto gomito con la società”.
“Abbiamo messo in pratica – spiega il presidente della Marzocco Sangiovannese Maurizio Minghi – quella che all’inizio del mio mandato era solo un’idea, un enorme passo in avanti per proseguire al meglio il percorso della valorizzazione settore giovanile-prima squadra, una filiera sulla quale la nostra società ha fondato il suo presente e il futuro. Un investimento ventennale che non deve farci paura ma deve essere affrontato con serenità. Ora è il momento di essere coraggiosi e di sostenere la nostra filosofia, volevamo una struttura dove i protagonisti fossero i giovani di oggi e quelli di domani, quello che conta è che lasceremo in eredità una San Giovanni sportiva migliore”.
“La realizzazione della Cittadella dello sport e della prima fase dei lavori dello Stadio Virgilio Fedini – le parole del presidente comitato biancoazzurro Marco Merli – rappresentano una svolta epocale non solo per la San Giovanni sportiva, ma per tutta la comunità. Ciò che solo fino a pochi anni fa sembrava utopia oggi, grazie alla sinergia con l’Amministrazione comunale, è diventata realtà. E’ per noi motivo di grande orgoglio aver contribuito a lasciare ai nostri giovani un ambiente migliore ed è nostra intenzione proseguire in questa direzione”.
Per quanto riguarda lo stadio, come spiegato dall’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini, sono stati realizzati i lavori di adeguamento sismico della tribuna con il rifacimento del manto di copertura e lavori di rinforzo sulla capriata, il rinforzo delle strutture in cemento armato e la sostituzione delle scale di emergenza in acciaio. La vecchia recinzione è stata demolita e ne è stata realizzazione una nuova in elementi prefabbricati che consentono una maggiore versatilità.
Il progetto per la Cittadella dello sport è stato invece assegnato ad un raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Marzocco Sangiovannese, dal Consorzio Faros di Firenze e dallo Studio di Architettura Serafini di San Giovanni.
Quasi un milione di euro (970mila euro) per nuove strutture, due nuovi campi di calcio a 8 con un manto in erba sintetica, un campo da padel ed il rifacimento di quello da calcio a 5 all’Antistadio. Il progetto ha inoltre previsto la sostituzione dell’attuale impianto di illuminazione del campo “Calvani” con nuovi proiettori a led, la sistemazione delle reti di recinzione perimetrale, nuovi punti di ristoro. Gli accessi sono stati adeguati alle nuove normative con la separazione tra pubblico ed atleti e anche i servizi igienici per gli ospiti hanno subito un restyling completo. Tra gli interventi anche la ripulitura dell’area compresa tra il pallone tensostatico ed il campo di calcio a 5 e la pista di macchinine radiocomandate con la piantumazione di alcune piccole essenze vegetali autoctone oltre alla risistemazione della viabilità pedonale esistente ed alla realizzazione di una porzione di nuova viabilità.
Alle 18 il ritrovo era in via dell’Energia, zona Sant’Andrea, per l’inaugurazione del centro sportivo Graziano Gioli con la tribuna Gabriele d’Uva, il campo sintetico I ragazzi del Veliero e il campo sportivo Mauro Calvani.
Alle 18,30 è stata titolata la piazza ad Arduino Casprini e, poco più tardi, i presenti hanno inaugurato il centro sportivo Ivo Giorgi con il campo antistadio Rino Ciantini, il campo da padel, il campo da calcetto Ruben Bindi e l’autodromo Marino Brandini.
“Oggi è una giornata importante anche perché si riannodano i fili della memoria collettiva della nostra città – ha sottolineato Valentina Vadi – nel ricordo di personalità che hanno reso grande San Giovanni Valdarno nello sport e nel calcio, o nel ricordo di chi, molto giovane, è stato sottratto ingiustamente alla vita: Arduino Casprini, Ivo Giorgi, Graziano Gioli, Gabriele D’Uva, Ruben Bindi, Marino Brandini, Mauro Calvani, Rino Ciantini, I ragazzi del Veliero, perché questa Cittadella dello sport sia anche un luogo affettivo ed identitario, in cui la cittadinanza riconosca se stessa e le proprie radici. E questo riannodare i fili della memoria tiene insieme la comunità. Questo sarà un luogo di sport, di socialità, di crescita per i giovani, ma soprattutto un luogo della memoria in cui sempre vivo rimarrà il ricordo di chi questi luoghi ha amato intensamente”.
La Cittadella dello sport è un altro fondamentale tassello nel percorso di valorizzazione dell’area a nord della città che negli ultimi tre anni, ha visto una poderosa rinascita. Grazie all’insediamento della multinazionale Abb, al nuovo centro medico e diagnostico, alle attività la zona di Sant’Andrea ha visto innescarsi un processo di riqualificazione complessiva, a cui vanno aggiungersi anche la Cittadella dello Sport, la riqualificazione di viale Gramsci i cui lavori, già iniziati, si completeranno entro la fine dell’anno, e la realizzazione della nuova Casa della Comunità.
“Siamo orgogliosi – ha aggiunto il sindaco Valentina Vadi – di avere investito per la rinascita di un’area vitale e strategica della nostra città dove trovano sede anche le due scuole superiori ( l’Isis Valdarno ed i Licei Giovanni da San Giovanni) e sono quotidianamente frequentate da molti giovani. Sono convinta che tutto quello che facciamo, come amministratori, per i giovani, per la loro crescita, abbia un senso ulteriore, perché sono loro a costituire il futuro della nostra città. Il lavoro, naturalmente, non è finito: mancano gli step successivi che riguardano lo stadio (il rifacimento degli spogliatoi, le torri faro, la tribuna scoperta e la pista di atletica) ai quali stiamo già lavorando e che costituiranno il mio impegno futuro. Ho voluto, con le scelte fatte dall’Amministrazione comunale in questi quattro anni, cambiare il volto di questa parte di San Giovanni ed investire anche per riqualificare gli spazi sportivi, ed intendo continuare a farlo nei prossimi anni, nell’esclusivo interesse di San Giovanni e dei sangiovannesi”.