Un convegno per parlare delle iniziative di contrasto alla marginalità e alla povertà estrema. Si svolgerà giovedì 20 aprile a partire dalle 17 al Centro di GeoTecnologie di San Giovanni Valdarno, il convegno dove saranno presentati i progetti di zona che coinvolgono tutti gli otto comuni del Valdarno, organizzato dal Comune di San Giovanni che rappresenta l’Ente capofila.
“La condizione di marginalità – spiegano il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e l’assessore alle politiche sociali Nadia Garuglieri – chiama in causa la presenza contemporanea di bisogni e problemi molteplici che investono l’intera sfera della persona e delle sue relazioni familiari e sociali. Le situazioni sono spesso estremamente complesse e spesso i servizi sociali fanno fatica a progettare interventi capaci di farsi carico di questo bisogno e l’approccio diventa spesso di natura emergenziale. Inutile dire che questo tipo di approccio è insufficiente e poco impattante nella vita delle persone, diversamente da quanto avviene con metodi strutturati, che prendono in carico il bisogno del soggetto, potenziano le sue capacità e possibilità, rinsaldano i legami sociali, senza i quali non si ha inclusione, sostengono la persona nel suo complesso in un percorso di crescita personale e sociale che diventa una conquista di autonomia anche economica. Questo è il nuovo paradigma su cui si apre la sfida dei servizi sociali e del nuovo welfare. Cioè più politiche attive per sostenere le persone”.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e di Sergio Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini e presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno, prenderà la parola Rosa Barone, presidente del Croas, consiglio regionale dell’ordine assistenti sociali, della Toscana. A seguire interverrà l’assessore alle politiche sociali della Regione Toscana Serena Spinelli.
Poi il convegno entrerà nel vivo con la presentazione dei progetti e delle iniziative di politiche attive di contrasto alla povertà.
Saranno illustrati gli interventi finanziati con le risorse del Pnrr che vedranno realizzare nel comune di San Giovanni un “ Centro servizi” e tre appartamenti dedicati a progetti di “housing first”. Un investimento, complessivo, di circa 1 milione e 800mila euro.
Il Centro servizi assicurerà alle persone in condizione di povertà o marginalità, anche estrema, o a rischio di diventarlo, la presa in carico integrata con i servizi socio sanitari del territorio e l’offerta di un percorso partecipato di accompagnamento funzionale allo stato di salute, economico, familiare e lavorativo della persona. Il centro ha un ruolo di regia dei percorsi individuali verso l’integrazione sociale, l’empowerment e l’autonomia in stretta connessione con la rete dei servizi locali, il volontariato, le strutture di accoglienza residenziale, i servizi della Asl, i servizi sociali, i Centri per l’impiego. Nel Centro servizi potrà essere collocato il servizio di accompagnamento per la residenza virtuale e il fermo posta.
L’ housing first rappresenta l’accesso ad una sistemazione temporanea mettendo a disposizione appartamenti per singoli o famiglie. Il progetto non costituisce uno strumento di contrasto all’emergenza abitativa in generale, bensì uno strumento rivolto a persone in condizioni di fragilità, innanzitutto quelle senza dimora, per la realizzazione di un percorso individuale verso l’autonomia.
Si parlerà poi del Programma nazionale di inclusione che prevede interventi finanziati con risorse nazionali dedicate a Reddito di cittadinanza (Rdc), Progetti utili alla collettività (Puc) e tirocini d’inclusione che hanno la finalità di reinserire le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza nel mondo del lavoro. Negli ultimi tre anni sono state 175 le persone che hanno percepito il reddito di cittadinanza nel comune di San Giovanni e di queste 47 hanno realizzato Progetti di utilità collettiva.
Il convegno sarà l’occasione anche per presentare un progetto di ricerca, in collaborazione con l’università di Firenze, fortemente voluto dall’Amministrazione della città del Marzocco, che avrà lo scopo di analizzare l’andamento del disagio sociale su tutti gli otto comuni della zona, e capire come intervenire su di esso.
“I progetti da realizzare – concludono il sindaco Vadi e l’assessore Garuglieri – rappresentano strumenti di intervento importanti e possono essere volano di cambiamento per il nostro territorio sul tema della marginalità e povertà solo se utilizzati bene. Il servizio pubblico da solo non potrà mai conseguire questo obiettivo che può essere raggiunto solo in sinergia con tutti i soggetti del territorio. Per questo abbiamo pubblicato un avviso di coprogrammazione cui seguirà un avviso di coprogettazione aperto a tutti i soggetti associativi del territorio con i quali vorremo realizzare i progetti e costruire, tra l’altro, quella rete di sostegno e protezione sociale senza la quale non si ha inclusione e difficilmente si realizzano percorsi di autonomia”.
Il convegno di giovedì riconoscerà crediti formativi agli assistenti sociali che parteciperanno.