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San Giovanni Valdarno celebra l’ottantesima Festa della Liberazione

Giovedì 24 aprile alle 10 il sindaco di San Giovanni Valdarno si troverà con il sindaco di Cavriglia e con il presidente dell’Anpi Valdarno al Cippo di Santa Lucia per ricordare il brutale eccidio avvenuto il 24 luglio del 1944.

Il giorno seguente, il 25 aprile, saranno deposte le corone al Sacrario dei Caduti del cimitero urbano di San Giovanni Valdarno, sotto il loggiato di Palazzo di Arnolfo e al monumento ai caduti per la libertà al villaggio minatori.

Alle celebrazioni prenderanno parte le autorità militari e civili e le associazioni combattentistiche

Il 25 aprile ricorre ogni anno la Festa della Liberazione, una delle date più significative nella storia della Repubblica Italiana.

Simbolo della fine del regime fascista e dell’occupazione nazista, questa ricorrenza rappresenta un omaggio al coraggio dei partigiani e al valore della Resistenza, di cui quest’anno si celebra l’80° anniversario.

A San Giovanni Valdarno, le celebrazioni – promosse dal Comune in collaborazione con Anpi Valdarno e il Comune di Cavriglia – si articoleranno in due momenti distinti.

Alle 10 di mercoledì 24 aprile, il primo cittadino di San Giovanni Valdano Valentina Vadi, insieme al sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti O’ Sanni e al presidente di Anpi Valdarno Giuseppe Morandini, si recherà al Cippo di Santa Lucia per ricordare il brutale eccidio avvenuto il 24 luglio del 1944 – tre mesi prima della Liberazione di San Giovanni – nel quale vennero fucilati dai fascisti il giovane comandante Gian Maria Paolini, medaglia d’argento e della Resistenza, e i due partigiani Settimio Berton e Francesco Fiscaletti.

Il giorno seguente, festa della Liberazione, alle ore 10 il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi e il presidente di Anpi Valdarno Giuseppe Morandini, porteranno una corona di alloro al Sacrario dei Caduti del cimitero urbano della città del Marzocco, ne collocheranno un’altra sotto il loggiato di Palazzo di Arnolfo e una terza sotto al monumento ai caduti per la libertà al villaggio Minatori. Alle celebrazioni, a cui sono state invitate le autorità militari e civili e le associazioni combattentistiche, potranno prendere parte anche i cittadini.

“La Resistenza e la Liberazione sono le fondamenta della nostra democrazia – dichiara il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi – Rappresentano l’inizio di un nuovo cammino per l’Italia, dopo gli anni bui della dittatura fascista e l’orrore della guerra.

È per questo che ogni cittadino, al di là delle proprie idee politiche, può sentirsi idealmente ‘nato il 25 aprile’: perché da quella data ha origine la storia della Repubblica, della libertà e dei diritti.

Quest’anno, in particolare, in cui ricorre l’80° anniversario della Resistenza, il nostro ricordo si fa ancora più sentito, più intenso, più necessario. Ricordare i sangiovannesi e i valdarnesi caduti per la libertà, e i tre giovani barbaramente uccisi a Santa Lucia, è un atto dovuto.

A loro, e a tutti coloro che scelsero da che parte stare dopo l’8 settembre 1943, va la nostra più profonda gratitudine. In tempi come questi, in cui la guerra torna a mostrarsi con immagini drammatiche ogni giorno, è più che mai necessario ribadire l’impegno collettivo per costruire la pace, con responsabilità e determinazione”.

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