di Laura Privileggi
La parola a Simone Carresi, Presidente e Amministratore Delegato della nota Azienda Vetraria valdarnese.
“Negli ultimi mesi l’azienda ha pagato fatture per l’approvvigionamento di energia più che triplicate siamo stati costretti a fermare l’attività produttiva da metà febbraio ma ci sono delle buone prospettive per il futuro accenderemo gli impianti alla fine della cassa integrazione questo perlomeno il nostro obbiettivo:
Ad imporre lo stop e a mettere in cassa integrazione i dipendenti non è stato il calo degli ordinativi, spiega Carresi, ma il caro bollette. “Malgrado la stabilità del settore, voglio ricordare che l’azienda vanta 70 anni di attività, è in piedi dal 1952, dal mese di febbraio la produttività è stata costretta a rallentare.”
Quella del caro bollette purtroppo è una delle condizioni che, da tempo, lamentano molte aziende dell’aretino e non solo. Con un mercato già in difficoltà causa pandemia, la situazione è difficile, si stanno adottando misure eccezionali contro il caro vita anche da parte del governo come il provvedimento deciso ieri dal consiglio del ministri.