Fra i 10 progetti ammessi al programma Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027, c’è anche la città del Marzocco con la proposta “Tra natura e cultura” che interverrà sulle due direttrici fondamentali dello sviluppo urbano di San Giovanni: il centro storico e il fiume Arno
“E’ una notizia molto importante per la nostra città essere stati selezionati tra i dieci progetti regionali per il programma regionale Fesr 2021-2027 sulla rigenerazione urbana. Siamo davvero soddisfatti ed orgogliosi di essere l’unico comune della provincia di Arezzo ad essere rientrato in questa selezione, ed il sesto in Toscana su 46 comuni che hanno avanzato proposte ed idee progettuali”, ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno.
Sono stati annunciati ieri infatti dalla Regione Toscana i 10 progetti selezionati nella manifestazione di interesse, che si è chiusa il 31 marzo, per l’ammissione al programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027) che richiedeva “idee e strategie integrate per recuperare e valorizzare spazi urbani da destinare a finalità sociali, per la fruizione dei luoghi di cultura, la riduzione delle emissioni nell’ambiente, per potenziare i servizi ecosistemici in ambito urbano”. Come sottolineato anche dal presidente Eugenzio Giani, la qualificazione attraverso la rigenerazione urbana è una delle cose su cui la Toscana, fra recovery fund e fondi strutturali, europei, punta maggiormente. Nei prossimi anni, la regione avrà a disposizione 61 milioni di euro per disegnare un territorio diverso sul piano dei medi e piccoli centri e delle città.
E il progetto presentato da San Giovanni Valdarno, del valore di 9,5 milioni di euro, si è piazzato fra i primi 10 della Regione riuscendo ad ottenere l’importante e prestigioso contributo. Come prevedeva il bando, sarà finanziato l’80% del costo ammissibile che, nel caso del comune aretino, ammonta a 7milioni e 600mila euro.
“La proposta progettuale che abbiamo presentato – spiega il sindaco di San Giovanni Valdarno – ‘Tra natura e cultura’, interverrà sulle due direttrici fondamentali dello sviluppo urbano di San Giovanni, il centro storico e il fiume Arno. Nello specifico sono previsti interventi di rigenerazione urbana sui chiassi (i vicoli) del centro storico e sul centro storico, su Palazzo Corboli come Palazzo della Memoria, sui Lungarni e sul Parco dell’Arno in un intervento complessivo di rigenerazione urbana ambientale, infrastrutturale, sociale e culturale. Si tratta di 9 milioni e mezzo di euro di finanziamento europeo che sarà coprogettato con la Regione Toscana”.
Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda il centro storico cittadino, il progetto di rigenerazione intende mettere in risalto in maniera innovativa e partecipata la testimonianza storica dei “chiassi” restituendoli alla loro funzione originaria di luoghi di connessione, ma anche di sosta, di svago e di ricreazione. Per questo sono state previste alcune azioni strategiche: il miglioramento del decoro e della dignità urbana coerente col valore storico testimoniale della città d’impianto progettata da Arnolfo di Cambio; la rifunzionalizzazione delle connessioni con aperture e comunicazioni che consentano una migliore mobilità pedonale e il più facile accesso agli spazi urbani e verdi, agli edifici pubblici e d’uso pubblico; la valorizzazione della rete museale cittadina che potrà giovare degli ulteriori spazi acquisiti e delle connessioni riaperte; il rilancio economico dei chiassi con l’apertura di un accesso secondario o di nuove attività con l’ingresso principale sul nuovo fronte urbano; l’uso dei chiassi come luogo d’incontro, di socializzazione e di gioco in sicurezza anche per i più piccoli grazie anche a un nuovo sistema di illuminazione e al presidio sociale.
Inoltre, sempre per il centro potranno essere effettuate opere per un incremento della sostenibilità ambientale nell’intreccio fra architettura e verde urbano, per il miglioramento del clima e del microclima con l’inserimento di muri verdi e alberature. Sarà possibile organizzare il riuso e il riciclo delle acque piovane per l’innaffiatura dei muri verdi, delle alberature, delle fontane e sarà pensato il rilancio culturale e turistico del centro tramite affreschi/murales sul tema del giardino segreto e tramite la connessione del centro storico pedonale con la mobilità dolce del Valdarno.
Nel progetto è poi inserito il recupero di Palazzo Corboli, funzionale anche per una corretta conservazione dell’archivio storico e per la sua piena fruizione. Il progetto individua per lo storico edificio le funzioni di sale studio e sale incontri. Inoltre, considerando la presenza di Valdarno Cinema al primo piano, dell’Archivio storico e del deposito di due terzi dei libri della biblioteca, la sua funzione è quella di Palazzo-archivio della memoria e del multimediale.
L’intervento potrà risolvere alcune carenze di natura strutturale, prevenzione incendi ed impiantistica.
A metà strada tra il centro storico e l’Arno, nella parte di città consolidata di formazione otto-novecentesca, è situato l’ex asilo nido di via Milano. Il suo recupero a destinazione residenziale e social housing appare quasi naturale.
Per quanto riguarda i Lungarni invece, nel piano “Tra natura e cultura” viene progettata la loro riqualificazione anche in relazione al rapporto con il centro storico: potenziamento delle aree di sosta, manutenzione straordinaria strada e marciapiedi, messa in sicurezza dei flussi ciclo-pedonali, creazione di una corsia di parcheggi ad uso dei residenti e delle attività poste sul Lungarno, riqualificazione dell’arredo urbano e creazione di aree di sosta tematiche, implementazione della rete di ciclabili, e del collegamento tra i due lungarni, interventi localizzati per la mitigazione del rischio idrogeologico e creazione di punti di accesso al fiume dall’area del Parco, valorizzando anche l’area golenale.
Capitolo a parte merita il “Parco dell’Arno”, una riqualificazione ecologica, paesaggistica e funzionale del ricco ed eterogeneo insieme di spazi pubblici e della naturalità diffusa che caratterizza il tratto fluviale nel comune di San Giovanni. Il progetto, che interesserà un’area complessiva di circa 3 ettari, si propone di salvaguardare il ruolo ecologico del fiume, conservando e potenziando i caratteri di naturalità e tutelando ambiti di wild nature, fondamentali per la stabilità degli ecosistemi e per la biodiversità, di incentivare l’appropriazione e la cura degli spazi pubblici e condivisi, rendendo accessibile alla fruizione della popolazione le rive del fiume e favorendo attività ricreative e ludico-sportive. Necessario inoltre a promuovere la riconoscibilità del sistema fluviale all’interno dell’organismo urbano, innalzare la qualità urbana risolvendo situazioni di marginalità, conflittualità e degrado e mitigare il rischio idraulico attraverso azioni di messa in sicurezza delle aree rivierasche.
“Ringrazio – conclude il primo cittadino Valentina Vadi – gli assessorati di competenza (urbanistica e cultura) e gli uffici comunali che hanno lavorato alla messa a punto di questa interessante proposta progettuale perché questa opportunità strategica fosse colta dal nostro Comune”.