L’emergenza sanitaria e sociale da Covid-19 non permette quest’anno di organizzare in presenza una presentazione del nuovo Rapporto sulle povertà della Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
In occasione della prossima Giornata mondiale dei poveri, indetta da Papa Francesco e alla sua quarta edizione, l’Osservatorio diocesano desidera diffondere quanto registrato e analizzato nel corso dell’anno 2019. Sono state difatti ben 2007 le famiglie/persone registrate nei servizi e nei centri della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali durante il 2019, con il 35,3% di italiani che rimane abbondantemente la nazionalità più presente.
“L’immagine di copertina del nuovo Rapporto evoca un insieme di sentimenti contrastanti che dimorano in noi e nella povera gente”, afferma Don Giuliano Francioli Direttore della Caritas diocesana. “Da molti anni la nostra Caritas studia e analizza i tanti fenomeni di povertà presenti nel territorio e non ci consola annotare quanto sia ancora alto il numero di coloro che trovano delle risposte o degli ascolti presso i nostri servizi”.
Anche quest’anno il Rapporto “Turbati” è ricco di dati, di analisi e di considerazioni. Conferma come la famiglia sia la principale condizione di convivenza registrata con il 63,5% delle presenze e come indirettamente siano stati aiutati ben 1415 figli minori.
“Parallelamente all’analisi di quanto emerso nel 2019, ci siamo trovati quest’anno ad affrontare un incremento esponenziale di richieste di aiuto dovute alla pandemia da Covid-19”, continua Don Giuliano Francioli. “Oltre all’emergenza sanitaria ci preoccupa fortemente l’emergenza sociale, della quale forse ancora non se ne percepisce bene la portata. Negli ultimi mesi abbiamo registrato segnali preoccupati prevalentemente per le seguenti “dimensioni sociali”: la famiglia, il minorenne e le persone di giovane età, la disabilità e le persone svantaggiate a rischio di esclusione sociale. Verso queste realtà la Caritas diocesana sta pensando di progettare per il 2021 dei progetti specifici”.