di Laura Privileggi
Grazie alla nota sensibilità dell’Arma dei Carabinieri nei confronti della difesa degli animali, sta avendo risvolti positivi la vicenda della cagnetta Zara di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi. La cagnetta, una cucciola di lupo cecoslovacco, era stata picchiata da un settantenne senza scrupoli di Cavriglia, riducendola quasi in fin di vita, solo perché era entrata nella sua proprietà.
Grazie ai tempestivi accertamenti investigativi della stazione dei Carabinieri di Cavriglia, è stato possibile in modo rapido ricostruire i fatti salienti dell’accaduto e tracciare il profilo dell’indagato. “ L’uomo, è titolare di un porto d’armi uso caccia ed è risultato dedito all’attività venatoria. In passato aveva anche minacciato di fare uso dei propri fucili nei confronti degli animali che avevano invaso i suoi terreni.
Tali risultanze, sono subito state riferite alla Prefettura di Arezzo richiedendo di valutare l’opportunità di disporre il ritiro dei fucili dato che l’uomo non dava più garanzia di potersene avvalere avvedutamente. L’autorità di Pubblica Sicurezza ha condiviso le valutazioni della stazione dei Carabinieri di Cavriglia ed ha emesso un provvedimento di ritiro delle armi.
In tutto il cacciatore possedeva nove fucili e circa 50 cartucce. I carabinieri con sollecitudine, hanno fatto un controllo anche sul cane dell’uomo indagato, il quale fortunatamente non è risultato presentare segni di abusi o privazioni di alcun genere. ”