di Laura Privileggi
Gaville, l’antica Pieve Romanica di San Romolo ed il Museo della Civiltà Contadina perdono una figura emblematica che per molti anni ha dato vita a questo stupendo Borgo.
Pierluigi Righi fondatore del famoso Museo se ne è andato lasciando dietro a sé un patrimonio culturale inestimabile.
Il museo nato nel 1974 grazie a Pierluigi Righi si trova nei locali della canonica della Pieve di San Romolo e in altri annessi rurali. Tutto il materiale esposto, frutto di un grande lavoro di ricerca, vuole essere testimonianza della comunità agricola del Valdarno fiorentino.
Pierluigi Righi, durante le lunghe chiacchierate con lui, dalle quali scaturiva amore ed entusiasmo per il suo Museo, mentre ci incamminavamo con curiosità all’interno delle sale espositive, ci spiegava con meticolosità la disposizione della mostra disposta secondo due sezioni principali: il tema del “lavoro” legato ai cicli produttivi della campagna grano, olio, vino e, le attività domestiche come filature e tessitura. Tra i reperti di maggiore interesse il frantoio risalente al 1729.
Il tema della vita quotidiana, della campagna con l’accuratissima costruzione ambientale di spazi esemplari come la cucina, la camera da letto, la cantina, era per Righi il mondo. Un mondo racchiuso gelosamente in quelle stanze ferme nel tempo ma contemporaneamente , un passato ancora vivo nella memoria che, tutti gli anni grazie a mostre, eventi di ogni genere, mostre fotografiche, mercatini, riprendeva vita e vigore. Dal 1974 lungo il corso degl’anni molte troupe televisive internazionali si sono alternate a Gaville per far conoscere al mondo questo tesoro custodito nel cuore della Toscana. Pierluigi Righi venne premiato con la massima onorificenza della città di Figline che gli dedicò nel 2016 il “Premio Bambagella” per il suo impegno.
L’Amministrazione Comunale di Figline Incisa si unisce al dolore della famiglia per la grave perdita.