CASTELFRANCO PIANDISCÒ – Prosegue l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno nel settore dei controlli sulla regolare detenzione delle armi. Si tratta, è risaputo, di un settore estremamente delicato, atteso che la materiale disponibilità di armi da fuoco, benché legalmente detenute in base ad un legittimo titolo di polizia, può essere la premessa per tragici incidenti, nel caso di imperizia o imprudenza nella detenzione. O, peggio ancora, in momenti di follia, per gesti estremi, autolesionisti o volti nei confronti dei familiari e dei conviventi.
Nella giornata di ieri, la Stazione di Castelfranco Piandiscò ha portato a termine accertamenti investigativi che hanno condotto al deferimento all’autorità giudiziaria di un 47enne incensurato, originario della provincia di Firenze.
Difatti, proprio per le ragioni appena richiamate, l’Arma dei Carabinieri dedica grandi risorse, in termini di tempo e di personale impiegato, al controllo presso le abitazioni dei soggetti legittimati a detenere armi. Ciò al fine di verificare la permanenza dei requisiti necessari, sia il rispetto delle rigorose normative in materia.
Solo poche settimane fa, i Carabinieri della Stazione di San Giovanni Valdarno avevano sequestrato delle armi ad un trentacinquenne di Terranuova Bracciolini. In quel caso il controllo era scattato in seguito alla denuncia presentata da un medico, che aveva riferito di aver ricevuto dall’uomo (un suo ex-paziente) una serie infinita di e-mail a contenuto minatorio. In quella circostanza, i militari agirono in esecuzione di un decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria.
Nel caso odierno, i Carabinieri della Stazione di Castelfranco Piandiscò si sono mossi d’iniziativa, dopo aver appreso di alcuni recenti accese discussioni coniugali verificatesi all’interno dell’abitazione dell’odierno denunciato. L’accaduto non aveva avuto rilevanza penale, ma gli accertamenti successivi hanno portato proprio ad evidenziare come l’uomo avesse trasferito le armi, legittimamente detenute, dall’abitazione di Faella a quella di Pian di Sco’, senza rinnovare la prevista denuncia, presentata ormai più di un anno prima. Immediatamente è scattato il sequestro delle armi (8 fucili e circa 200 munizioni), e l’uomo è stato deferito in stato di libertà per la violazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.