Il giornalista Nicola Porro, ieri sera, dopo la conferenza stampa ( in ritardo di 70 minuti) è stato un fiume in piena ed ha attaccato duramente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
In riferimento al decreto “ristori’” Conte ha detto che è stato fatto al 100%; il giornalista fa notare che è una grande bugia poiché, poichè in realtà, tale ristoro è calcolato sul 20% del fatturato di aprile 2019 ( cioè, circa il 15% reale).
“Chi crede a queste min…e , probabilmente, ha lo stipendio sul conto corrente a fine mese”
Si è poi soffermato sulla frase del premier nella quale ha detto che “ la nostra caratteristica è la trasparenza”… li il giornalista fa presente che tutti i verbali del Cts sono secretati, il piano pandemico è aggiornato al 2006, il Commissario Arcuri non fa vedere i contratti con cui ha speso 1,2 Mld in mascherine ed una serie di altre anomalie abbastanza gravi.
Fa poi riferimento al fatto che ha evitato di rispondere alle domande scomode ( come mai abbiamo un numero di morti superiore ad ogni altro paese al mondo, nonostante siamo stati i più duri nelle chiusure..). Porro incalza chiedendo al Premier: “Ci vuoi dire perché ci chiudi? Sulla base di quali dati? Quali sono le reali motivazioni?
” Questo è il modo di convivere con il virus? Questo è il modo di convivere con un Governo che non ha fatto assolutamente nulla…. e che si caga sotto che possano morire altre 20 mila persone per la loro completa incapacità..”
Ed ancora, “con 645 milioni di ristori, quando si chiude in un periodo dell’anno in cui si fa il 30% del fatturato totale, cosa ci si fa?”
Hanno poi chiesto a Conte cosa ne pensa della scuola e lui ha risposto che “è una delle cose che stanno più a cuore a questo Governo”. Qui Porro sottolinea come “siamo l’unico paese che ha chiuso prima le scuole e poi è passato alla didattica a distanza e abbiamo pure aumentato i contagi perchè noi ci siamo occupati dei banchi a rotelle”.
Si scaglia poi contro i giornali unici del virus che domani, come dice, avranno tutti lo stesso titolo:” affollamento nelle stazioni, negli aereoporti, ecc” colpevolizzando così sempre gli italiani.
Si rivolge poi ai suoi lettori dicendo: ” noi dobbiamo avere più rispetto delle nostre libertà … ricordatevi che Conte è il rappresentante di una compagine politica molto precisa…”