Il lupo colpisce ancora sbranando e uccidendo negli ultimi giorni, altre pecore dell’Azienda Agricola Edigio Marcia situata in località Ascione a Terranuova Bracciolini.
Siamo oramai alla conta dei morti quotidiana, la situazione è più che drammatica, l’allevatore infatti è stato colpito da agguati in pieno giorno che decimano il gregge della sua azienda, in due settimane trenta pecore sbranate.
“Gli attacchi sono avvenuti anche in pieno giorno, l’ultimo questa mattina mentre stavamo lavorando in azienda – spiega Marcia in preda alla disperazione di chi vede letteralmente morire un pezzo del proprio lavoro – il mio gregge è stato decimato e temo per quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi”.
La paura di Marcia è quella di chi lavorando con enormi sacrifici ogni giorno, vede sotto ai propri occhi, venire meno il proprio operato e di chi vive in una situazione di paura non soltanto per l’azienda che dirige ma anche per la sicurezza personale e dei propri familiari.
“Gli attacchi – continua l’allevatore – si sono verificati a pochi metri dalla nostra abitazione dove abbiamo l’azienda, ogni giorno speriamo che sia un giorno nuovo, purtroppo però siamo vittime anche noi, come i nostri animali del predatore, le pecore rimaste tra l’altro vivono in una situazione di shock che comprometterà anche la produzione di latte e quindi il rallentarsi della nostra filiera e la mancanza di alcuni dei nostri prodotti nei mercati di Campagna Amica che facciamo settimanalmente da anni”.
A pochi passi dalla casa di Edigio restano le carcasse ridotte all’osso degli animali dilaniati, le immagini parlano chiaro, non è più una situazione che può essere sottovalutata per il bene dell’azienda e per la sicurezza di chi la abita e di chi la frequenta, il lupo potrebbe arrivare in ogni momento, come ha già dimostrato di fare, di giorno di notte, ad un passo dalle abitazioni e lasciare dietro di se non soltanto la paura.
“L’allarme è rosso per i nostri imprenditori – spiega Coldiretti – le aziende sono in forte difficoltà e stanno facendo sforzi enormi per restare in piedi. Il caso di Marcia è uno, ma nella provincia ci sono molti altri allevatori nelle stesse condizioni. Stiamo portando avanti la nostra battaglia, chiediamo che venga istituito al più presto un tavolo d’urgenza con tutti i soggetti coinvolti. Le nostre imprese non sono più in grado di sostenere questa situazione, il tempo è scaduto”.