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Lo vogliono arrestare

Il 20 maggio il procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI) ha chiesto un mandato di arresto internazionale per i tre capi di Hamas quali responsabili dei massacri del 7 ottobre (1200 vittime e circa 245 ostaggi), ma ha anche chiesto l’arresto per il premier israeliano Netanyahu e il ministro della difesa Gallant per i bombardamenti ed il blocco degli aiuti umanitari (oltre 34.000 vittime civili palestinesi). Per tutti, l’imputazione è la stessa: crimini di guerra e contro l’umanità.

Nel dettaglio le imputazioni mosse ai capi di Hamas sono:

  • sterminio;
  • omicidio;
  • presa di ostaggi;
  • stupro e altri atti di violenza sessuale;
  • tortura;
  • altri atti disumani;
  • trattamenti crudeli e oltraggi alla dignità personale.

Le imputazioni per Netanyahu e Gallant sono altrettanto orribili:

  • morte per fame di civili come metodo di guerra;
  • causare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi lesioni al corpo o alla salute;
  • trattamenti crudeli;
  • omicidio volontario;
  • dirigere intenzionalmente attacchi contro una popolazione civile;
  • sterminio e omicidio commessi «anche nel contesto di decessi causati dalla
    fame»;
  • persecuzioni e altri atti disumani.

L’imputato Netanyahu in tv ha dichiarato “… Questo è esattamente l’aspetto del nuovo antisemitismo, che si è spostato dai campus in Occidente al tribunale dell’Aia. Che vergogna …” ma su queste parole del premier che parla di antisemitismo non dobbiamo essere vittime innocenti della “Guerra delle Parole” perche semitismo e sionismo non sono la stessa cosa infatti l’antisemitismo è l’avversione e la lotta contro gli Ebrei mentre il sionismo è un movimento politico e ideologico finalizzato alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina.

Questo significa che è possibile dichiararsi anti-sionista contro con la creazione dello Stato di Israele ma non significa automaticamente essere d’accordo per la caccia all’ebreo che scadrebbe nell’antisemitismo, infatti non tutti gli ebrei sono Sionisti. Alcune comunità ebraiche, ad esempio i Neturei Karta, nutrono dubbi sulla nascita dello Stato di Israele in quanto ritengono che la terra di Israele sarà donata agli ebrei solo dall’Altissimo, solo dal Messia, e quindi gli ebrei non devono utilizzare le proprie forze umane per la creazione di uno Stato rimanendo leali cittadini delle nazioni in cui vivono (fonte web: https://it.wikipedia.org/wiki/Neturei_Karta).

Il nostro Ministro degli affari esteri ha dapprima dichiarato che “siamo favorevoli alla nascita di uno stato Palestinese … ma non si può equiparare un governo democratico eletto dal popolo israeliano con regolari votazioni con una organizzazione terroristica …“. Tralasciando le coincidenze della vita per le quali il pensiero del nostro Ministro è uguale al pensiero del Presidente USA potremmo invece tentare questa equiparazione così tanto negata.

Iniziamo da una domanda: Israele è uno stato democratico? la risposta dipende dai punti di vista! sicuramente il governo è espressione di libere elezioni tra gli ebrei che vivono all’interno, ma allo stesso tempo, Israele, più che democratico si potrebbe definire etnocratico e ciò metterebbe in crisi il concetto stesso di democrazia perchè all’interno non viene tutelata la minoranza araba (cioè gli appartenenti alla popolazione che ha avuto origine nella penisola arabica) oppure quella musulmana (cioé gli appartenenti alla fede islamica).

La democrazia è tale se rispetta le minoranze tanto è vero che la Costituzione Italiana tutela la libertà di culto religioso e le minoranze linguistiche. Alla prova dei fatti lo Stato di Israele è quindi etnocratico cioè fondato sulla etnia, per cui dopo la selezione, permette la democrazia ma una democrazia limitata che non garantisce diritti sulla base dell’origine etnica. “La conclusione di Amnesty International è che le autorità israeliane stanno mettendo in atto un sistema di apartheid nei confronti di tutte e tutti i palestinesi sotto il loro controllo, che vivano in Israele, nei Territori palestinesi occupati o in altri stati come rifugiati.” (fonte web: https://www.amnesty.it/domande-e-risposte-apartheid-israeliano-contro-i-palestinesi/).

Un’ultima domanda: quanta differenza passa tra HAMAS ed Israele? perchè a guardare i capi di imputazione di Netanyahu non si coglierebbe così tanta differenza se non quella che un conto è l’attacco del 7 ottobre mentre un’altra cosa è l’attacco dal 7 ottobre.

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