L’ USL Tse condivide le preoccupazioni della proprietaria di Birba, Olivia e dei suoi cuccioli.
Una storia iniziata con un caso di Lyssavirus e il conseguente isolamento degli animali entrati in contatto con il gatto che si era ammalato e successivamente morto per l’infezione.
Il Centro di referenza nazionale per i virus rabidi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie all’inizio di agosto aveva sconsigliato la riconsegna degli animali alla proprietaria, tuttavia l’Azienda USL Toscana Sudest nei giorni scorsi ha nuovamente chiesto un parere in merito al suddetto Centro in forza delle risultanze positive dell’osservazione degli animali in questione ad oltre tre mesi dal possibile contagio, del piano di sorveglianza straordinario effettuato dalla Az.USL su cani e colonie feline del comune di Arezzo, che sino ad oggi ha evidenziato una situazione epidemiologica compatibile con la richiesta della proprietaria e del fatto che la stessa ha approntato presso il proprio giardino un recinto ove accogliere gli animali in modo da evitare contatti con altri animali o persone.
Chiaramente il personale Veterinario della Azienda USL garantirebbe la necessaria sorveglianza periodica degli animali per verificare le condizioni di salute degli stessi e l’appropriatezza delle modalità di detenzione degli animali.
L’Azienda USL continua quindi a seguire il caso con tutta l’attenzione necessaria.