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Lezioni di Ian McEwan


a cura di Roberto Fiorini

L’ultimo libro di Ian McEwan dal titolo Lo scarafaggio, uscito nel nostro paese nel maggio 2020, era una favola sulla Brexit meschina ed una parodia di Kafka.
Invece di un uomo che si sveglia nel corpo di un insetto, un insetto si sveglia nel corpo del primo ministro britannico.
L’insetto si accinge a creare uno squallido paradiso per le sue compagne creature.
Non è difficile ridurre il Regno Unito alla sporcizia e alla rovina: basta dare agli umani idioti esattamente quello che vogliono” ha affermato Ian McEwan.
Un libro che parlava dell’ipocrisia.
Quando è stato annunciato che il nuovo romanzo sarebbe stato un’epopea sociopolitica di quasi cinquecento pagine ovvero una cronaca dei nostri tempi, molti critici e amanti di McEwan sono rimasti molto cauti e sospettosi
Anche il titolo in fondo sembrava un rimprovero: Lezioni.
Il nuovo romanzo di Ian McEwan edito in Italia da Einaudi è invece un romanzo profondamente generoso.
È compassionevole, gentile e privo di cinismo che dimostra che la pacatezza e la misura possono essere una forma di ribellione letteraria.
Dalla Crisi dei missili di Cuba alla caduta del Muro di Berlino, dalla glasnost al thatcherismo, dall’invasione dell’Iraq alla pandemia da Covid, il protagonista di Lezioni pare fluttuare da un’esperienza alla successiva a motore spento, sospinto dalla sola forza dei venti.
Ma strada facendo qualche lezione la impara, se poi alla fine di tutto può approdare a una nuova curiosità verso l’amore accompagnato dalla mano piccola di una bambina in cui depositare una lunga eredità.
Dunque, chi è davvero Roland Baines?
È il bambino pieno di talento che subisce le attenzioni morbose della maestra di pianoforte, ma anche il banale pianista di piano-bar che ha rinunciato alle sue ambizioni.
È la vittima di una donna geniale ed egoista che lo ha abbandonato con un figlio neonato, ma anche il fallito che passa da un’esperienza all’altra senza coraggio.
Quali lezioni gli hanno impartito la sua storia e la Storia che si dipana sullo sfondo?
McEwan disegna il profilo del nostro tempo tragico e inquieto, affidando ai lettori un romanzo di sconvolgente maestria e luminosa intensità emotiva.
Ian McEwan ritorna con la sua opera migliore dai tempi di Espiazione ed ancora una volta ci conquista” scrive il Publishers Weekly.
Figlio del capitano Robert Baines, autoritario veterano della Seconda guerra mondiale ora di stanza in Nord Africa, e di sua moglie Rosalind, Roland fatica a capire perché a soli undici anni gli tocchi lasciare la Libia e l’abbraccio seppur tiepido di sua madre, per affrontare un’istruzione rigorosa e solitaria nella fredda Inghilterra.
Là faticherà a capire che cosa voglia da lui Miss Miriam Cornell, la temibile insegnante di pianoforte del collegio, che punisce le sue manchevolezze con pizzicotti dolorosi e imbarazzanti, e premia i suoi successi con languidi baci sulla bocca: con gli uni e gli altri in egual misura lo terrorizza e lo attrae.
Sarà poi la moglie anglotedesca Alissa a confonderlo e straziarlo quando, a pochi mesi dalla nascita del loro bambino Lawrence, abbandonerà marito e figlio al loro destino senza una spiegazione.
Roland passerà il resto della vita ad interrogarsi su di sé e sulla natura del dolore che le tre donne – madre, insegnante, moglie – gli hanno procurato.
Torniamo un attimo indietro però.
Nell’ottobre del 1962, al culmine della crisi dei missili cubani, uno scolaro inglese arriva senza preavviso a casa del suo insegnante di pianoforte.
Lui sta sulla soglia di casa di lei con i suoi pantaloni e le sue dita affilate.
Il ragazzo, Roland Baines appunto, ha 14 anni.
La sua insegnante, Miss Cornell, ha 25 anni.
Ciò che accade tra loro in quel tranquillo cottage segnerà una linea nella vita di Roland.
È “il momento da cui tutto il resto si è spento a ventaglio e verso l’alto con la stravaganza della coda di un pavone” scrive McEwan con una traduzione in italiano che non rende merito alla poetica della scrittura in inglese.
Un incontro che stimola le fantasie di uno scolaro.
Una insaziabile donna che offre lezioni carnali e che poi in cucina prepara l’arrosto della domenica.
Roland lotterà per sempre per dare al suo incontro con Miss Cornell una forma morale.
Diffiderà della sua memoria, delle sue intenzioni, dei suoi desideri.
Passerai il resto della tua vita a cercare quello che hai avuto qui” lo avverte Miss Cornell.
Questa è una previsione, non una maledizione” aggiunge.
Ma forse è entrambe le cose.
Roland “andrà alla deriva attraverso una vita non scelta“.
Andrà alla deriva nel matrimonio e nella paternità, andrà alla deriva di lavoro in lavoro, e andrà alla deriva attraverso la Gran Bretagna del dopoguerra.
La riunificazione dell’Europa, glasnost e perestrojka, il thatcherismo e la crisi dell’AIDS, il New Labour e l’invasione dell’Iraq; Brexit e pandemia: Roland si perderà attraverso tutto questo.
Con quale logica, motivazione o resa impotente tutti noi, ora dopo ora, ci siamo lasciati cadere all’interno di una generazione senza più sogni?”.
Lezioni chiede.
Roland è la risposta di McEwan, un uomo che scambia continuamente la sua indecisione per impotenza e le sue comodità per fortuna.
Lezioni è un ritratto di entropia sociopolitica, una lezione sullo sperpero, su come l’essere umano ha dilapidato i propri talenti e le proprie virtu’.
Lo sguardo di McEwan è rivolto direttamente alla generazione a cui appartiene: quei bambini del dopoguerra che “si sono rilassati sulle ginocchia della storia, annidati in una piccola piega del tempo, mangiando tutta la panna“.
Roland è cresciuto da veterani perseguitati dalla guerra, amato a distanza e istruito nella ricchezza.
Nel suo collegio il giovane Roland osserva i compagni di classe imparare ad essere “guardiani conservatori dell’ordine esistente” e perfezionare i loro strumenti: satira, parodia, scherno.
Da adulto, guarda come quegli stessi bulli hanno cullato quel disprezzo.
Eppure, oltre a contrabbandare dischi di Bob Dylan a Berlino Est a 20 anni, Roland non ha mai fatto nulla di particolarmente trasgressivo.
È complice del suo compiacimento.
Ha votato nel modo giusto, dopo tutto: la sua coscienza è pulita.
Il coraggio che mancava nel precedente romanzo, è tornato prepotentemente nel nuovo lavoro di McEwan e lo stesso vale per l’umorismo.
Lezioni è un inno al luogo comune, un meraviglioso racconto sulla grazia umana.
La storia attraverso la vita di un uomo, un romanzo legato al tempo, intimo, per certi versi elementare ma davvero molto bello.
Sono i personaggi femminili che donano a questo romanzo la sua cifra e la sua verve e forse anche il titolo.
Accanto a loro, l’uomo comune di McEwan si sente spaesato.
C’è Miss Cornell, naturalmente, con le sue lezioni di pianoforte e la sua terrificante schiavitù; e la madre timorosa di Roland, i cui silenzi nascondono una storia di vergogna in tempo di guerra.
C’è la migliore amica di Roland, che gli insegna a morire; e sua suocera, che – per brevissimi momenti – vive la vita che desiderava.
E poi c’è Alissa, la prima moglie di Roland, che sceglie le sue ambizioni di scrittrice rispetto alla maternità, abbandonandolo a se stesso.
Roland impara da tutte loro, lezione dopo lezione.
Ma come ricorda la nipote di Roland: “un peccato rovinare una bella storia trasformandola in una lezione“.
Lezioni è il libro che spera di essere: una storia che prende di mira la generazione del dopoguerra in un ritratto drammaticamente perfetto sulle indecisioni individuali nello sfondo della storia
C’è qualcosa di vicino al divino in questo processo di creazione dell’intero arco della vita di una persona ricamato con fili che si trascinano in ogni direzione.
Una narrazione che si muove con paziente dedizione nei dettagli tortuosi dell’esperienza di un uomo comune.
Alla fine il lettore conosce Roland meglio di quanto conosca la maggior parte dei propri amici.
Le Lezioni sono una conquista del linguaggio ma anche dell’ambizione.
Un romanzo come detto pieno di compassione, un racconto gentile, e assolutamente privo di cinismo
Un romanzo graffiante sui modi in cui la brutalità, intenzionale o meno, può plasmare una vita.
Lezioni per un certo verso sconvolge, il che non è una novità per McEwan.
Il libro racchiude momenti di calore sorprendenti, ma anche molta crudeltà, perpetrata da uomini e donne.
Una storia di aspirazioni, delusioni e difficoltà familiari diffuse in un vasto panorama storico
Una storia osservata con attenzione e che attraversa decenni per raccontare vite di disperazione a volte rumorosa.

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