I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, a conclusione di un’approfondita indagine di polizia giudiziaria, hanno deferito in stato di libertà un pregiudicato sessantenne, originario del nord-Italia ma residente a Castelfranco Piandiscò, per ricettazione. Lo stesso è indagato anche per furto aggravato. La duplice denuncia è il risultato di un lavoro svolto dalla Stazione Carabinieri di Loro Ciuffenna, col supporto dei colleghi di Castelfranco Piandiscò e della Forestale.
Tutto era iniziato a Loro Ciuffenna, quando, lo scorso autunno, i Carabinieri della locale Stazione avevano ricevuto la denuncia-querela da parte di un pensionato montevarchino, residente nella zona, relativa al furto di un escavatore, trafugato da un terreno di sua proprietà. Il danno per il furto patito era di alcune migliaia di Euro, circa 5mila, trattandosi di un escavatore non nuovissimo, ma comunque del tutto funzionante. Ancor più rilevante era però il danno affettivo patito dall’anziano, che con quello strumento ci aveva fatto, negli anni, moltissimi lavori, facendone la propria passione cui dedicava ore e ore, oltre al disagio e all’amarezza per l’episodio spiacevole.
Capita la gravità della situazione, i Carabinieri della Stazione di Loro Ciuffenna si sono immediatamente attivati, eseguendo, in prima battuta, un accurato sopralluogo sul fondo ove era custodito il trattore, il che consentiva di formulare delle ragionevoli ipotesi sulla probabile via di fuga dei malfattori. Successivamente, anche escutendo a sommarie informazioni tutti i possibili testimoni, riuscendo a circoscrivere un periodo di tempo relativamente ridotto – neanche 24 ore – nell’arco del quale ipotizzare il momento in cui era stato perpetrato il furto.
Infine, ricostruendo minuziosamente il percorso fatto dai malfattori, grazie ad una certosina attività di analisi dei filmati di videosorveglianza della zona. A quel punto, i Carabinieri hanno quindi avuto in mano gli elementi indiziari necessari per formulare un’ipotesi accusatoria, ed hanno proceduto ad effettuare i sopralluoghi sui terreni riconducibili ad i potenziali sospetti. Il lavoro è successivamente proseguito, anche con indagini “vecchio stile”, sul terreno, puntando molto sulla raccolta informativa.
Una volta chiuso il cerchio attorno al principale sospetto – un ultrasessantenne, originario del nord-Italia ma residente a Castelfranco Piandiscò – gravato da svariati precedenti di polizia – alle prime luci del giorno gli uomini dell’Arma hanno eseguito un ulteriore servizio di osservazione, constatando, in effetti, la presenza in loco di un escavatore del tutto corrispondente a quello trafugato a Loro Ciuffenna. A quel punto, immediato è stato l’intervento dei militari, che hanno bloccato il sospetto, e verificato le matricole dell’escavatore, appurando che, in effetti, si trattava proprio di quello oggetto del furto.
L’uomo è stato così deferito all’autorità Giudiziaria per ricettazione, mentre sono in corso ulteriori approfondimenti per valutare se in capo allo stesso possa essere ipotizzato il furto aggravato, qualora fosse coinvolto anche nel materiale impossessamento del bene.
Come di consueto in questi casi, l’escavatore è stato sottoposto a sequestro ed immediatamente riconsegnato al legittimo proprietario, un 76enne traboccante di gratitudine, che stentava a credere alle parole dei Carabinieri che, al telefono, gli comunicavano di aver ritrovato il suo escavatore, che ormai, probabilmente, non sperava più di rivedere.