Con un progetto dedicato a porre in atto iniziative di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, il Comune di Terranuova ha ottenuto un contributo, da parte del Ministero dell’Interno, di circa 27 mila euro.
“Grazie alla collaborazione con la cooperativa Coop21 – ha detto l’assessora alle politiche giovanili, Sara Grifoni – abbiamo presentato in Prefettura un dettagliato progetto, tenendo conto della specificità del contesto terranuovese, sul quale insistono locali notturni frequentati da molti giovani provenienti dall’intero Valdarno. La proposta progettuale – aggiunge – intende attuare interventi contrasto alla
vendita di sostanze stupefacenti attraverso un lavoro di sinergia, integrazione e coprogettazione degli interventi con gli stakeholder del territorio che, a diverso titolo, perseguono la prevenzione”.
“Proprio nell’ambito di un lavoro di prevenzione, l’ambiente scolastico sarà il setting privilegiato attraverso cui trasmettere competenze ai ragazzi sui comportamenti a rischio legati alle sostanze stupefacenti. Parallelamente – conclude – nell’ambito del contrasto allo spaccio, verrà attuata un’azione di mappatura che permetterà successivi mirati interventi nei contesti del divertimento notturno presenti a
Terranuova”.
Nel dettaglio, il progetto si pone l’obiettivo di prevenire e contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti attraverso la riduzione di comportamenti a rischio, promuovere l’educazione alla legalità attraverso l’utilizzo di materiali informativi e strumenti specifici (etilometro, pre test e alcol test usa e getta, materiale informativo), incentivare la peer education per la trasmissione di competenze in grado di prevenire l’adozione di comportamenti a rischio legati all’uso di droghe.
La proposta progettuale si articolerà in una serie di azioni, partendo dalla mappatura e dall’osservazione dei contesti di aggregazione informale giovanile nel contesto diurno e notturno. Seguiranno interventi di prevenzione e riduzione del danno in prossimità dei locali del divertimento notturno, anche grazie a interventi informativi di prevenzione da attuare all’interno dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII
(coinvolgendo le classi terze della secondaria di primo grado).
Ampio spazio sarà anche dato alla comunicazione tramite social network riguardo tematiche specifiche come la sessualità, l’alcool e sostanze stupefacenti. Durante l’intero anno di svolgimento progettuale una coppia di educatori di strada realizzerà un lavoro specifico di informazione, prevenzione, animazione territoriale e sviluppo di comunità rivolto a gruppi di adolescenti. Servendosi di un mezzo pubblico
messo a disposizione dal Comune, gli educatori di strada si recheranno nei luoghi di aggregazione più frequentati dal target giovanile con l’obiettivo di attivare percorsi di educazione alla salute, promuovendo occasioni di confronto e dialogo.
L’azione si concluderà con azioni successive di programmazione, coordinamento e diffusione dei risultati progettuali.