L’accordo si inserisce pienamente nell’ormai consolidato impianto di collaborazioni in corso fra Regione e Ufficio scolastico regionale negli ambiti strategici dell’educazione e formazione, dall’innovazione per i più piccoli alla formazione professionale, dall’orientamento agli ITS, solo per citarne alcune.
“La Toscana – commenta l’assessora a istruzione formazione Alessandra Nardini – è stata nel recente passato regione apripista nella visione integrata del percorso educativo da 0 a 6 anni e questo nuovo protocollo d’intesa è un ulteriore passo avanti, riconoscendo i percorsi di formazione congiunti di educatori e docenti. Investendo in questa sempre maggiore integrazione, vogliamo potenziare la formazione in servizio delle professionalità impegnate nel sistema 0-6, garantendo continuità tra nidi e scuole dell’infanzia e ottimizzando la condivisione delle buone pratiche nelle metodologie formative”.
Il decreto legislativo 65/2017, che ha istituito in Italia il sistema integrato zero-sei, ha sicuramente rappresentato uno dei più attesi ed efficaci interventi strutturali per questa fascia di età, dove la Toscana è sempre stata protagonista.
Dal 2012 ad oggi, per esempio, l’azione regionale sulla formazione congiunta si è sviluppata e arricchita, diventando una proposta strutturale che ben interpreta non solo i bisogni formativi di tutte le professionalità dello zero-sei, dall’innovazione educativa e didattica alla progettualità dei poli per l’infanzia, dalla continuità fra servizi educativi e scuola dell’infanzia alla condivisione di buone pratiche.
La formazione in servizio assume, quindi, all’interno delle politiche e delle azioni regionali un ruolo di assoluto rilievo, in quanto contribuisce in modo efficace alla promozione di quelli che sono ritenuti, oggi, anche relativamente alle disposizioni europee, gli elementi fondanti del curricolo zero-sei. Una formazione caratterizzata da metodologie formative integrate, da quella frontale a quella laboratoriale, allo sviluppo delle dimensioni legate alla ricerca-azione, attività realizzate con il supporto di figure esperte e direttamente all’interno dei nidi e delle scuole, per coniugare in modo stringente le teorie con la pratica educativa.
Annualmente alla formazione partecipano oltre 3000 educatrici ed educatori appartenenti a circa 800 servizi educativi per la prima infanzia e oltre 2000 docenti di 700 plessi di scuole dell’infanzia toscane.
Questa attività rientra nell’ambito dei piani di formazione delle istituzioni scolastiche e dei Progetti Educativi Zonali (PEZ), quale azione di sistema più strategicamente rilevante insieme a quella degli organismi di Coordinamento zonale infanzia, in quanto agisce direttamente sugli attori del processo educativo del sistema 0-6 toscano. A tal proposito è rilevante evidenziare l’investimento economico destinato a questa azione che per l’anno educativo/scolastico 2020-2021 ha previsto l’erogazione di 258mila euro, pari al 32,28 per cento delle complessive risorse destinate al PEZ Infanzia.
Per lo zero-sei arrivano buone notizie anche dalla legge di bilancio per il 2021, in queste ore in via di approvazione definitiva: il fondo nazionale del sistema integrato viene aumentato di ben 60 milioni ogni anno e, dal prossimo anno scolastico, sarà aumentato di mille posti il contingente dei posti di potenziamento per la scuola dell’infanzia.