di Stefano Pezzola
Ha trascorso la notte di fronte alla Corte Costituzionale.
Una notte di presidio al gelo per i diritti, la dignità, la libertà di scelta terapeutica e l’inviolabilità del corpo.
Si chiama Ilham Menin e questa mattina scriveva sul suo profilo twitter: “mi stanno portando in questura e mi requisiscono i cartelli. Paese libero e di diritti“.
Stava semplicemente portando la sua testimonianza di fronte alla Corte Costituzionale in compagnia dei danneggiati da vaccino.
Pochi minuti fa ha rassicurato i suoi amici scrivendo “rilasciata ora, requisiti tutti i miei cartelli perché davano fastidio ai parrucconi, la verità ripagata con abusi di potere e qualche foglio di carta igienica“.
“Sono tornata immediatamente. Non c’è minaccia, non c’è violenza né psicologica né fisica, non c’è nulla che possa fermare un ideale. Potete caricarmi su un auto, portarmi in centrale ma ogni volta, ogni volta che mi rilascerete tornerò“.