Un caloroso benvenuto a tutti – Un cordiale saluto
- Al Presidente della Repubblica
- A tutte le autorità civili e militari e religiose presenti
- Ai familiari delle vittime
- Ai ragazzi delle scuole
Signor Presidente,
Oggi la Comunità di Civitella L’accoglie con una forte emozione e con un’immensa gratitudine.
È veramente un onore celebrare insieme a Lei, a tutte le autorità presenti, e all’intera Italia l’Anniversario della Liberazione Nazionale proprio su questa piazza che fu teatro di una delle più efferate e crudeli stragi nazifasciste d’Italia.
Il ricordo dei nostri cari, che la mattina del 29 giugno 1944 furono strappati per sempre – da questa terra e dalle loro famiglie – dalla ferocia nazifascista, -è sempre vivido nel cuore di tutti noi.
Questa tragedia, – che causò quella mattina la morte di 244 persone – nelle località di Civitella in Val di Chiana, – Cornia – e San Pancrazio – e distrusse in un incendio – quasi totalmente – le case di questo paese, – cambiò in modo indelebile – l’esistenza di chi rimase in vita, – perlopiù donne, – che con dignità e coraggio – trovarono la forza di andare avanti – ricordando ai loro bambini, – alcuni dei quali – avevano anche assistito alla morte dei loro padri, – il grande valore della vita, – della democrazia – e del rispetto per ogni essere umano.
Oggi rendiamo onore – ai nostri martiri – e agli uomini e alle donne della Resistenza – che si sono ribellati – alle barbarie del nazifascismo.
Dal loro sacrificio e dalle loro battaglie – è nata la Costituzione Italiana – come descrisse perfettamente – uno dei nostri padri costituzionali, – Piero Calamandrei, – quando indicò la sua nascita – in ogni luogo dove aveva perso la vita un partigiano.
Una Costituzione che nasce – dalla lotta antifascista – e vuol garantire tutti quei diritti che in quegli anni furono negati.
La memoria di quanti hanno perso la vita a causa della guerra, – la conoscenza della storia – e della nostra straordinaria Costituzione – sono elementi essenziali – per contribuire alla costruzione di un mondo migliore – più giusto, – libero, – democratico – e di pace.
Valori e princìpi – su cui si basa e deve garantire l’Unione Europea, – ma che oggi, – purtroppo, – vediamo seriamente compromessi.
È necessario che l’Europa – svolga appieno il proprio ruolo – per garantire quella pace che tanto sangue già è costata a milioni di persone innocenti.
In questo anniversario di Liberazione parta da Civitella un appello unanime – per la pace in Europa, – nel mondo e – in ogni angolo di questa terra.
Rafforziamo questo messaggio di pace – condividendo le parole – pronunciate – nell’ottobre 2021 ad Assisi – dall’allora Presidente David Sassòli – “L’Europa deve dimostrarsi capace di divenire uno strumento di pace, – un progetto per il bene di tutti, – capace di proteggere le persone, – sostenere le imprese, – investire nell’uguaglianza, – nel progresso sociale – e nel benessere economico”.
L’omaggio migliore che possiamo rendere ai nostri caduti – è quello di coltivare questa nostra libertà – ogni giorno, – con i nostri semplici comportamenti, – non rimanendo mai indifferenti, – esercitando i nostri diritti e doveri, – lottando – e facendo sentire la nostra voce – contro le sopraffazioni, – ogni forma di discriminazione – e condannando con fermezza ogni tipo di conflitto.
Per poterlo fare – è indispensabile avere coscienza e conoscenza di chi siamo, – delle nostre radici e della nostra storia, – di cittadini di Civitella in Val di Chiana, – di cittadini italiani, – di cittadini europei, – di cittadini del mondo.
È necessario adoperarsi per realizzare ponti di pace e solidarietà -e non muri.
Civitella si è attivata in tale direzione – rivolgendo la propria mano al comune tedesco di Kampfelbach – con l’intento di riallacciare quei rapporti – interrotti a seguito del massacro del regime nazista del 29 giugno 1944.
Su proposta dell’ambasciatore tedesco a Roma – fatta in occasione delle celebrazioni del 65° Anniversario dell’Eccidio – proprio in questa piazza, – il 29 gennaio 2011 fu stipulato un patto di gemellaggio – di alto valore simbolico – con il Comune tedesco di Kampfelbach – con l’obiettivo di promuovere l’amicizia e la comprensione tra i popoli delle nostre due comunità.
È nostro dovere trasmettere la memoria di chi è stato sacrificato e di chi si è sacrificato allora – perché dentro l’oblio possono ritornare gli orrori del passato.
E la consapevolezza di tale sacrificio, – insieme al significato di pace, libertà e democrazia, devono giungere alle nuove generazioni, – ai nostri figli che sono la promessa del futuro, – e da loro essere compresa:
È di primaria importanza risvegliare le coscienze – ed educare alla conoscenza – promuovendo una cultura di concordia, – unione, – tolleranza – e rispetto per i diritti umani.
Concludo ringraziando ancora il nostro Presidente, – le autorità presenti – e tutti voi, – invitando ognuno di noi a stringere forte in mano il testimone di tutti coloro che hanno combattuto – e che tutti i martiri ci hanno consegnato – facendone un faro per illuminare – il nostro futuro e quello del nostro Paese.
Che la Liberazione sia una festa unitaria, – perché la libertà conquistata è un bene collettivo – senza esclusioni.
Viva la Resistenza, – Viva la liberazione, – Viva la Costituzione, – Viva la pace, – ovunque – e senza confini.
Andrea Tavarnesi
Uff. Stampa comune Civitella Val di Chiana