Scrive il 9 marzo 2023 alle 18.39 il dr. Roberto Burioni su twitter: “qualunque affermazione scientifica si basa sui dati disponibili. Se i dati sono incompleti o addirittura falsi è ovvio che l’affermazione stessa può risultare scorretta o falsa, ma la colpa è di chi ha omesso o falsificato i dati, non di chi ha fatto l’affermazione“.
Aggiungendo pochi ore dopo che “i soliti somari novax hanno interpretato questo mio post come una marcia indietro sui vaccini, ma è l’esatto contrario. La sicurezza senza precedenti e l’efficacia straordinaria dei vaccini emersa dai primi dati è stata confermata dopo diversi miliardi di dosi somministrate“.
Il prof. Andrea Zhok ha deciso di rispondere pubblicamente alle affermazione del virologo televisivo puntualizzando che:
“Caro Roberto, come darti torto? Le affermazioni scientifiche si basano sui dati disponibili e se i dati sono falsi, la colpa non è di chi fa affermazioni scientifiche su quella base.
E però, consentimi qualche precisazione.
1) Le affermazioni scientifiche sono descrittive, non prescrittive, dunque non sono né etiche, né normative: non conta come affermazione scientifica dare dell’asino al prossimo, non conta come affermazione scientifica obbligarlo a trattamenti sanitari, non conta come affermazione scientifica fargli perdere il salario, l’accesso a scuola e università, ai mezzi di trasporto, al lavoro.
2) Prima di trasformare un presunto dato scientifico in una costrizione che può far perdere salario, istruzione, mobilità, lavoro (e salute) ad altri si dovrebbe esserne certi al 110%. Se questo scrupolo non lo si è avuto, se si sono prese le vite altrui alla leggera, e si è saltati su a braccetto con il potere, ergendosi a giudici e bullizzando il prossimo, beh, questo non rientra tra gli errori scientifici: questo significa fare umanamente schifo.
3) Infine, tu e quella banda di scappati di casa che si sono riempiti la bocca per due anni della Scienza, ridicolizzando come incompetenti tutti quelli che sollevavano dubbi argomentati, ecco fatevi un favore: chiedete pubblicamente scusa prima di sparire. Perché senza pubbliche scuse, sia chiaro, non riuscirete a eclissarvi così facilmente“.