di Stefano Pezzola
“In fase di esame delle proposte di modifica sono stati approvati gli emendamenti del relatore 1.121 (testo 2), 5.150, 5-terdecies.101 e Tit.100, l’emendamento 7.0.100 del sen. Zaffini (FdI) e altri in materia di green pass, l’emendamento 7-bis.0.102 (testo 2) della sen. Zampa (PD) e altri relativo alla promozione di una campagna di informazione sulla vaccinazione anti Covid-19“.
Fonte:
https://www.senato.it/2770
Nello specifico l’articolo 7 bis incide sulle residue disposizioni che prescrivono l’impiego della certificazione verde Covid-19 per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice nonché ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere.
L’emendamento abroga, a decorrere dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto – dunque immediatamente – le disposizioni di cui ai commi 1-bis e seguenti che consentono l’accesso alle predette strutture ai soli soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario, ovvero a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione unitamente ad una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle quarantotto ore precedenti l’accesso.
Il Green Pass sembra – il condizionale è d’obbligo – definitivamente decaduto per legge dal nostro ordinamento giuridico.
Il Green Pass è discriminatorio e contrario alla scienza