Liorni ha presentato l’esperienza della Asl Tse come “un elemento straordinario che crea un ospedale diffuso”.
Nel corso della trasmissione sono intervenuti Massimo Mandò, Direttore della UOC CO 118 Arezzo e Cinzia Garofalo, Direttrice infermieristica emergenza urgenza 118 Asl Tse.L’azienda sanitaria sta approfondendo ulteriormente gli aspetti tecnici di un progetto che sta vivendo la sua fase di sperimentazione e anche di estensione alle altre zone della Toscana meridionale.
Il braccialetto rappresenta un collegamento, attivo 24 ore su 24, tra la persona positiva al Covid isolato a casa e i medici. Grazie allo smartphone, trasmette ogni 5 minuti alcuni parametri essenziali per monitorare la sua salute: ossigenazione, frequenza cardiaca, indice di qualità del segnale della saturimetria e temperatura corporea. Li trasmette al 118 e all’Usca di riferimento. Il progetto del 118 di Arezzo è il primo in Italia e tra i primi in Europa e presto verrà diffuso anche alle altre aree provinciali dell’Asl Tse.
E’ destinato a pazienti Covid positivi a domicilio che siano a rischio di aggravamento delle loro condizioni
ma che ancora possono stare a casa in sicurezza.
Il monitoraggio è fatto in automatico dal sistema: nel momento in cui rileva un trend negativo, allerta la centrale che può così contattare il paziente e valutare la situazione. Inoltre somministra un questionario preimpostato al paziente, consentendo di rilevare situazioni di allarme (incapacità di alzarsi, malessere particolare, mancata assunzione di
terapia.