Il 24 giugno è la Festa del Santo Patrono a San Giovanni Valdarno

Il 24 giugno, in occasione delle celebrazioni di San Giovanni Battista, è in programma un ricco calendari odi iniziative fra cui il tradizionale corteo storico per le vie del centro seguito dalla Santa Messa e il tradizionale concerto a cura del concerto comunale la sera.

Novità dell’edizione 2025 “l’incoronazione della statua del Marzocco” e il laboratorio artistico “La città ideale”

San Giovanni Valdarno si appresta a celebrare, martedì 24 giugno, il suo Santo Patrono, San Giovanni Battista, con un ricco programma di iniziative che intrecciano tradizione, arte, cultura e partecipazione cittadina.

Le iniziative in programma per la giornata sono state presentate durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco Valentina Vadi, Claudio Calamandrei per la Pro Loco di San Giovanni Valdarno, Antonella Morali e Silvia Viti per l’associazione Liberarte, Stefania Ducci presidente del Concerto comunale, Andrea Grassi per Muse, Alessandra Galli, presidente degli Arcieri di Avalon, Tatiana Renzi e Olivia Barrow presidente e vice presidente degli Arcieri del Borro.

Presenti anche Luciano Mori che ha realizzato la corona in ferro per il Marzocco e Alessandro Gambassi che ha curato una preziosa ricerca storica e bibliografica a sostegno dell’iniziativa.

“Il 24 giugno è una data profondamente radicata nella memoria e nel cuore della nostra comunità – ha dichiarato il sindaco Valentina Vadi –.

Ogni anno, in occasione della festa del nostro Santo Patrono, rinnoviamo un legame profondo con le nostre radici attraverso cerimonie e iniziative che affondano le loro origini nella storia più autentica di San Giovanni Valdarno.

È un giorno in cui la città si ritrova, si riconosce e si racconta attraverso simboli, riti e tradizioni che ci appartengono e che desideriamo tramandare alle nuove generazioni.

La rievocazione storica, lo scambio dei doni tra autorità civili e religiose, la celebrazione eucaristica e il concerto della nostra Banda Comunale rappresentano non solo momenti di festa, ma anche espressioni di identità collettiva e di coesione sociale”.

Il sindaco ha poi sottolineato con entusiasmo le due novità più significative dell’edizione 2025: “Quest’anno introduciamo due elementi nuovi, fortemente simbolici.

Il primo è la cerimonia di incoronazione della statua del Marzocco in piazza Cavour, che riprende un’antica tradizione e la restituisce alla città grazie al talento e alla generosità dell’artista Luciano Mori, autore della corona in ferro, e al lavoro di approfondimento storico svolto da Alessandro Gambassi.

Il secondo è un’installazione artistica partecipata, curata da Muse, che coinvolgerà cittadini di tutte le età nella costruzione della ‘città ideale’, un laboratorio creativo che coniuga arte, gioco e visione del futuro”.

Il 24 giugno è non soltanto la Festa del Patrono della città ma anche un omaggio e un richiamo al legame storico e fondativo con la città di Firenze e la Repubblica fiorentina.

La giornata si aprirà con l’attesa cerimonia di incoronazione del Marzocco in piazza Cavour.

Sarà il primo cittadino a portare l’oggetto pensato e realizzato dall’artista Luciano Mori che poi provvederà a collocarlo sulla testa statua. Si tratta di una corona dorata in ferro impreziosita da gemme colorate.

Nelle “Memorie storiche della terra di San Giovanni nel Valdarno Superiore dalle più remote epoche ai tempi presenti” (1914) di Francesco Polverini si legge infatti che in piazza Cavour “esiste tuttora il simbolo della forza raffigurato in un leone (Marzocco) grossolamente scolpito, fatto esso pure innalzare dalla Repubblica Fiorentina.

(E caratteristica l’antica usanza, costantemente conservata nel mettere una corona dorata nella testa del Marzocco, nella circostanza di solenni feste popolari)”.

Dalle 17,15, sempre in piazza Cavour, prenderà vita la grande installazione artistica a cura di Muse, un laboratorio al quale potranno partecipare persone di tutte le età per costruire la propria città ideale.

Grazie a una fabbricazione scenografica e interattiva, i bambini ma anche gli adulti potranno progettare, inventare e realizzare la propria città dei sogni, immaginando edifici, strade, ponti e palazzi.

Un’occasione speciale per pensare, sognare e divertirsi, creando una città tutta da scoprire.

Contemporaneamente, in largo Masolino da Panicale, accanto a Palazzo d’Arnolfo, gli Arcieri del Borro e gli Arcieri di Avalon daranno dimostrazione della loro maestria nel tiro con l’arco storico, offrendo uno spettacolo coinvolgente che richiama atmosfere medievali. Dopo l’esibizione, anche il pubblico potrà cimentarsi con il tiro con l’arco.

Alle 17,30 è in programma la rievocazione storica per le vie del centro a cura dell’associazione Liberarte, con oltre quaranta figuranti in costume d’epoca.

Il corteo partirà da Palazzo d’Arnolfo, percorrerà corso Italia e le principali vie del centro storico, restituendo al pubblico scene suggestive e atmosfere del passato.

La rievocazione si ispira a fonti storiche, tra cui le ricerche di Alvaro Tracchi, che hanno riportato alla luce le modalità con cui si svolgeva anticamente la festa del Patrono:

all’ora della messa solenne alla Pieve, lo storico campano del Palazzo d’Arnolfo chiamava a raccolta le varie autorità sotto il loggiato, sede del Vicariato, dove si formava il corteo.

Durante la messa avveniva l’offerta della cera ed il pievano contraccambiava donando ai convenuti un giglio o una rosa.

Quindi si svolgeva una solenne processione per le strade del centro e, nel pomeriggio, al vespro, seguivano vari festeggiamenti popolari.

Alle 18, nel solco di questa tradizione, avverrà lo scambio simbolico dei doni tra la sindaca Valentina Vadi e il rettore della Basilica don Luigi Torniai, cui seguirà la lettura dei capitoli, preludio alla celebrazione della Santa Messa solenne nella Pieve di San Giovanni Battista, prevista per le ore 18.30.

La giornata si concluderà alle 21,15 in piazza Masaccio con il tradizionale Concerto di San Giovanni, eseguito dal Concerto Comunale, che proporrà un repertorio musicale capace di coniugare solennità, festa e sentimento di appartenenza.