Stretta sui controlli ai soggetti sottoposti a limitazioni delle libertà personali da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno. Negli ultimi giorni, sono state effettuate decine di controlli, all’esito dei quali due pregiudicati sono stati destinatari di due diversi provvedimenti: una denuncia a piede libero ed un arresto.
Il primo caso, in ordine cronologico, ha riguardato un pregiudicato dell’est-Europa. Il soggetto – poco più che trentenne e da tempo residente in Valdarno – da diversi mesi ristretto in regime di arresti domiciliari nel centro storico di Montevarchi, non ha risposto ad uno dei controlli che quotidianamente gli uomini dell’Arma effettuano pe4r accertarsi che le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria vengano puntualmente rispettate. Nonostante svariati tentativi, al campanello e bussando alla porta d’ingresso, nessuna risposta. Poche ore dopo, l’uomo ha ricontattato telefonicamente i Carabinieri, affermando di non aver mai lasciato la propria abitazione ed adducendo pretestuosamente la mancata risposta ad un assopimento pomeridiano. Gli uomini della Stazione di Montevarchi, però, non hanno creduto al racconto del pregiudicato, e, tramite ulteriori approfondimenti investigativi, sono riusciti a dimostrare che l’uomo si era effettivamente allontanato da casa per alcune ore. Inevitabile è scattata la denuncia in stato di libertà per evasione.
Ben più movimentato la seconda vicenda. Anche in questo caso, ad essere chiamati in causa sono stati i Carabinieri della Stazione di Montevarchi, che nel pomeriggio di qualche giorno fa sono intervenuti nei pressi di un supermercato locale, dove una ragazza aveva riferito di essere stata aggredita da due persone, percossa e minacciata con un coltello. Non appena giunti sul posto, gli uomini dell’Arma hanno raccolto la testimonianza della parte offesa e degli altri presenti. In base alle concordanti testimonianze acquisite, i Carabinieri hanno accertato che il litigio, innescatosi per futili motivi, aveva inizialmente visto coinvolte solo due donne. Dopo alcuni frangenti, a dare manforte ad una delle contendenti era sopraggiunto anche un uomo, che aveva a sua volta infierito sulla parte offesa, aggredita con calci e schiaffi ed addirittura minacciata con l’uso di un coltello.
Attesa l’inaudita gravità dell’accaduto – capace di suscitare allarme sociale anche perché verificatasi in pieno giorno, in un luogo pubblico, e con l’uso di un’arma da taglio, e tanto più odiosa in quanto vedeva come parte offesa una giovane donna di origini straniere – i Carabinieri della Stazione di Montevarchi si sono immediatamente attivati, eseguendo, in prima battuta, un accurato sopralluogo sul posto, nella speranza che qualche testimone avesse notato qualche dettaglio utile per le indagini, o che vi fossero telecamere di videosorveglianza da analizzare. Il passo successivo, è stato quindi analizzare le immagini dei circuiti di videosorveglianza pubblici e privati dislocati nelle prossimità del luogo ove la brutale aggressione si era consumata.
Queste hanno dato lo spunto decisivo, che ha consentito di ristringere il cerchio degli investigatori intorno ad un principale sospetto, un pregiudicato di circa 35 anni, residente proprio nel Valdarno aretino. L’uomo si trovava per altro ristretto in regime di arresti domiciliari, dopo che alcuni mesi fa era stato tratto in arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Immediatamente, a quel punto, i Carabinieri hanno deferito l’uomo alla Procura della Repubblica di Arezzo, richiedendo altresì all’Autorità Giudiziaria di emettere un provvedimento di aggravamento della misura cautelare in corso. Ottenuto il provvedimento dopo poche ore, agli operanti non è rimasto che recarsi presso il domicilio dell’indagato per la notifica dello stesso, per poi effettuarne la traduzione presso il carcere di Firenze.